Guendalina Tavassi al processo contro il marito D'Aponte: ''Mi prendeva a bastonate in testa''

  • Il Messaggero riporta quel che l'ex gieffina avrebbe detto in aula davanti al giudice
  • La 36enne romana racconta l’incubo che avrebbe vissuto con Umberto

Guendalina Tavassi in aula racconta l’incubo che avrebbe vissuto accanto al marito Umberto D’Aponte. Durante il processo che vede imputato il napoletano per maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e danneggiamento, l’ex gieffina rivela particolari terrificanti, Il Messaggero riporta nero su bianco quel che la romana avrebbe detto davanti al giudice. Mi ha inseguito con una mazza da baseball e mi ha preso a bastonate in testa, una volta mi ha persino rotto il naso lanciandomi addosso le chiavi dell’auto. Per convincermi a non lasciarlo ha finto di avere un attacco epilettico davanti ai nostri figli”, avrebbe dichiarato l’influencer difesa dall’avvocato Lucia Cristina Arquilla.

Guendalina Tavassi al processo contro il marito D'Aponte: ''Mi prendeva a bastonate in testa''

I due si sono sposati nel 2013, nello stesso anno è nata Chloe. Il legame sarebbe arrivato ai limiti due anni dopo, poco prima della nascita del secondo figlio, Salvatore, nel 2015: “Prima della nascita di Salvatore lui veniva a Roma solo nel weekend, ma quando si è trasferito sono iniziati i problemi: svariati tradimenti ed episodi di violenza dovuti alla gelosia era un continuo minacciarmi e denigrarmi anche davanti ai bimbi. Mi diceva che dovevo morire”.

Guenda al pm Eugenio Albamonte avrebbe riferito un episodio accaduto a ottobre 2017, quando ha scoperto un tradimento di Umberto: “Lui dormiva e mi è arrivato un messaggio di una ragazza che mi riferiva di averlo visto con un’altra. Abbiamo litigato e ha spaccato il vetro della finestra, che è finito nella culla del bambino, che ha iniziato a piangere".

La 36enne e il 38enne si sono sposati nel 2013, le violenze sarebbero iniziate nel 2015

Sempre nel 2017 la Tavassi sarebbe stata picchiata dal marito in seguito a una lite mentre erano in auto e lei allattava il figlio. Più volte sono intervenute le Forze dell’Ordine. I due sono andati avanti sino al 2021, quando Guendalina ha deciso di separarsi: Avevo paura per i miei bambini che chiedevano al papà di fermarsi e piangevano. Lui faceva cose pericolose e non sapevo come fermarlo. Una volta mi ha rotto il naso lanciando le chiavi della mia auto: sanguinavo e mio figlio ha chiesto aiuto ai vicini urlando: ‘Mamma sta morendo’. Mi volevano ricoverare, ma sono voluta tornare a casa”. 

Guendalina Tavassi avrebbe riferito che il marito, quando gli ha comunicato di volersi separare, avrebbe finto attacchi epilettici davanti ai figli. L’ex calciatore avrebbe esternato la sua rabbia anche nello studio del legale dove si erano incontrati per parlare dell’addio: “Io lo stavo registrando con il cellulare perché avevo paura delle sue reazioni, gliel’ho detto e lui è andato su tutte le furie aggredendomi e rompendo il cellulare. Sono fuggita dallo studio e ho chiamato le Forze dell’Ordine”. Immediatamente dopo la Tavassi ha chiesto un ordine restrittivo nei confronti di D’Aponte.

Umberto, imputato per maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e danneggiamento, si è sempre dichiarato innocente

Le violenze non sarebbero finite. Umberto, quando Guendalina si è legata a Federico Perna, avrebbe aggredito il nuovo compagno dell’ex davanti la scuola del figlio: “Eravamo in macchina di Federico e il bambino ha visto il padre venirci incontro con due uomini. Umberto e quegli uomini hanno iniziato a picchiare il mio compagno, il bimbo era terrorizzato”.

“La violazione del divieto di avvicinamento ha condotto D’Aponte in carcere nel febbraio del 2022 - scrive il quotidiano - Il suo rilascio, dopo tre mesi, è avvenuto mentre l’ex terminava la sua partecipazione come naufraga in Honduras”.

Umberto D’Aponte ha sempre negato ogni cosa, i legali hanno depositato le relazioni di servizio della polizia giudiziaria in seguito agli interventi effettuati a casa della Tavassi, che, stando alla difesa, confermerebbero la versione del 38enne. Intanto il processo è entrato nel vivo: nei prossimi giorni saranno ascoltati anche il padre e il fratello di Guendalina.