"Chiamatemi mamma-nonna", scrive Heather Parisi, 57 anni, sul suo blog. La bionda showgirl americana, diventata mamma a 50 anni di una coppia di gemelli, si scaglia contro la Corte di appello di Torino che ha ribaltato il verdetto della Cassazione del 2016 confermando l'adottabilità della figlia di Luigi Deambrosis e Gabriella Carsano, i "genitori-nonni", rispettivamente di 75 e 63 anni, che nel 2010 ricorsero alla fecondazione eterologa.
"D'ora in avanti, chiamatemi “mamma-nonna” e denunciatemi per aver lasciato i miei figli incustoditi per 7 minuti. A tutti è capitato, ma io ho l'aggravante di essere vecchia", scrive Heather Parisi. Il caso infatti ruota sulla scarsa gestione della bimba di 7 anni sia dal punto di vista pratico che affettivo.
"Si parla di 'genitori-nonni' perché un’etichetta non si nega a nessuno - incalza ancora la Parisi - Non mi meraviglio, perché in Italia il rispetto per il 'diverso' non esiste". "È considerato diverso l'omosessuale che ambisce ad avere gli stessi diritti dell’eterosessuale, oppure l’immigrato - prosegue Heather - Chiunque sia al di fuori dei canoni stabiliti dalla cultura dominante, anche quindi una madre che ricorre alla fecondazione eterologa o surrogata, o colui che diventa genitore in età avanzata".
La Parisi poi fa l'esempio di altri genitori celebri che hanno avuto figli in tarda età: "Luciano Pavarotti ha avuto un figlio a 68 anni ma nessuno lo ha mai etichettato come 'genitore-nonno'. Ed è in buona compagnia: Charlie Chaplin a 73 anni, De Niro e Picasso a 68, Clint Eastwood e Rod Stewart 66, Donald Trump a 62 anni. Forse il problema è che la bambina di Gabriella è nata da una fecondazione eterologa e quindi è figlia di un dio minore?".