I conflitti Jonathan Rhys Meyers

Jonathan Rhys Meyers, 36 anni, ha rivelato di essere costantemente alla ricerca di un certo equilibrio ,ma ha detto che il suo conflitto interiore lo rende un attore migliore. La star di “Dracula” è stato per ben tre volte in rehab a causa della sua dipendenza dall’alcol.

“Mi vengono assegnate parti da cattivo ragazzo, perché posso sembrare tale e posso trasmettere il senso di conflitto che hanno certe tipologie di personaggi in quanto sono un ragazzo che vive in conflitto con se stesso da un sacco di tempo. Non è una cosa che devo andare a ricercare - ha spiegato la star di Hollywood - quello che in realtà devo cercare è un senso di pace, una sorta di equilibrio dentro di me. Mi viene naturale, indipendentemente da quello che faccio, così, forse, questa mia caratteristica è utile per i parametri richiesti in ‘Dracula’”.
L’attore irlandese ha passato un momento davvero difficile nel corso degli ultimi 12 mesi, da quando ha firmato per recitare nella nuova serie tv prodotta dalla NBC e da Sky: “Sono andato a due funerali - ha dichiarato al magazine irlandese Sunday Independent's Life - Quello di mio nonno e quello del mio migliore amico, entrambi morti durante la lavorazione. Così sono tornato e li ho salutati per l’ultima volta. Non ho avuto molte pause...”. Jonathan è contento di essere tornato a lavorare per la tv, anche se ha avuto bisogno di fermarsi dopo le interminabili riprese de “I Tudors”, nel 2010: “Quando ho firmato per ‘I Tudors’ - ha detto - pensavo fosse solo per una stagione, non per quattro, non me l’aspettavo. Quando l’ho scoperto sono rimasto un po’ inorridito. Lasciate che dica una cosa: fare una serie è come fare quattro film in una volta sola. Si ha molto più spazio per esplorare un personaggio, ma ha anche più possibilità di cadere. Non ero molto felice mentre giravo la terza stagione”. La televisione è così, quando un prodotto ha successo, spesso si replica. A volte succede anche nel cinema, i sequel sono diventati un must per molti film. Un bene in termini economici, un po’ alienante, forse, per chi ci lavora.