Kasia Smutniak: 'Mia figlia sa giudicare una sceneggiatura, ha rinunciato a un ruolo in un film’

Kasia Smutniak, in copertina su Grazia, al settimanale spiega il suo mondo. Parlando della figlia primogenita, Sophie, 14 anni, nata dal legame con Pietro Taricone, scomparso tragicamente nel 2010 in un incidente con il paracadute, rivela: "Sa giudicare se una sceneggiatura è buona oppure no. Ha rinunciato a un ruolo in un film.

Kasia Smutniak bellissima e sensuale in cover su Grazia

Legata a Domenico Procacci, mamma anche di Leone, avuto dal produttore quatto anni fa, Kasia Smutniak, 39 anni, sulla figlia adolescente racconta: “Il rapporto conflittuale tra noi non si è ancora manifestato, per ora andiamo molto d’accordo e Sophie ha già qualche consapevolezza. Ha capito molte cose del nostro mestiere: pur essendo così giovane, sa giudicare se una sceneggiatura è buona oppure no. Recentemente le hanno proposto un ruolo in un film, ma ha rinunciato per non perdere la scuola. Lì per lì ho pensato che stesse facendo una pazzia, che non si può gettare via un’occasione. Poi mi sono ricreduta: se vorrà fare l’attrice, sceglierà il momento in cui si sente davvero pronta”.

Nonostante sia poco più che una bambina, una giovanissima ragazza, la figlia è già in grado di giudicare una sceneggiatura. Kasia Smutniak è orgogliosa di lei, che ha persino rinunciato a un ruolo in un film. Riguardo a se stessa, ha pian piano imparato ad accettarsi. L’attrice ha firmato il documento italiano anti-molestie Dissenso Comune e sottolinea: “Il cambiamento è in atto, non si torna indietro”. Lei nel corso della sua carriera è stata fortunata.

L'attrice 39enne rivela che la figlia ora 14enne Sophie è già in grado di giudicare una sceneggiatura. La ragazza ha rinunciato a un ruolo in un film per non perdere la scuola

“Fin da piccola sono stata abituata ad avere un comportamento a prova di molestie: da ragazza non ho mai indossato una minigonna, né ho fatto qualcosa per apparire troppo sexy o desiderabile. Ho inconsciamente, ma automaticamente soffocato la mia femminilità tanto che, ancora oggi, preferisco i tacchi bassi e i pantaloni. Da adulta, poi, mi sono resa conto di aver instaurato con gli uomini rapporti fin troppo camerateschi. Ma non è giusto che, per combattere i soprusi, questo codice debbano averlo solo le donne. Ai miei figli cerco di dare un’educazione diversa”, chiarisce Kasia.

La sua da mamma è un’educazione paritaria “sotto tutti i punti di vista”: “Non voglio che Leone si senta privilegiato per il semplice fatto di essere un maschio. Non insegnerò mai a Sophie a vestirsi in modo castigato solo per sopravvivere in una società dominata dagli uomini. Sto provando a trasmettere a entrambi, nella stessa misura, il desiderio di essere se stessi, il rispetto degli altri, l’importanza dell’amore. Mia figlia deve sentirsi libera di mettere la minigonna senza temere di essere importunata”.