''Mi tolsero un dente a mani nude con una tenaglia'': l’incubo africano di Fiorello

  • Il conduttore ha raccontato della sua permanenza nel Continente Nero
  • Andò lì da giovane per lavoro e si trovò di fronte a situazioni incredibili

Fiorello ha raccontato del suo infernale soggiorno in Africa. Quando era giovane e stava muovendo i primi passi nel mondo dei villaggi vacanze, fu mandato proprio nel Continente Nero per lavoro.

Aveva appena finito la leva militare. “Torno ad Augusta e il capo villaggio della Valtur mi fa una sorpresa. Mi licenzia da barista e mi assume come animatore, ma per l’inverno. ‘Per l’inverno?’, chiedo io, ma se non c’è nessuno. Credevo a uno scherzo e invece mi portò in Costa d’Avorio, ha spiegato a ‘Il Corriere della Sera’.

Fiorello, 63 anni, ha raccontato del soggiorno da incubo in Africa quando era giovanissimo: dente tolto a mani nude ed Epatite C

“Racconto questo perché quella fu la prima volta che presi l’aereo, a 23 anni e mezzo. Quando arrivo in Africa e scendiamo sentivo un caldo dell’inferno e credevo fosse colpa dei motori dell’aereo e invece più mi allontanavo dall’aereo più faceva caldo, c’erano 50 gradi all’ombra e il 98% di umidità”, ha aggiunto.

“Per farla breve, perdo 10 kg perché mangiavo solo ananas”, ha continuato.

Fiore, 63 anni, ebbe bisogno del dentista e qui successe qualcosa di incredibile. Gli tolsero un dente malato praticamente a mani nude: “Mi ricordo che lì mi tolsero un dente, mi portarono da un dentista che in quei giorni non aveva corrente elettrica, questo mi tolse il dente praticamente a mani nude, con un caz.. di tenaglia.

“Mi ha frantumato l’osso della mascella, ho fatto 15 giorni chiuso in camera per la febbre, un disastro”, ha proseguito.

Poi arrivò anche l’Eptatite C. “Vedevo colleghi con la febbre a 42 gradi che sentivano un freddo cane con la temperatura esterna a 50 gradi, bisognava coprirli con delle coperte. Per fortuna non presi la malaria ma il chinino mi ha lasciato un segno: epatite C da farmaco”, ha concluso.