Non girate quegli spot!

Quante mamme portano i loro neonati ai casting per le pubblicità dei pannolini?
Quante fanciulle, e quanti fanciulli di belle speranze fanno la fila per ore, nella speranza di essere scelti per pubblicizzare un paio di calze o di scarpe da ginnastica? Perché lo fanno? Non si diventa miliardari con gli spot, ma dicendo "Buonaseeeera!" ci si fa conoscere da una penisola intera, e chissà…

Chi invece si arricchisce con gli spot sono le celebrità di Hollywood, che sempre più spesso visitano la vecchia Europa o l'estremo Oriente per pubblicizzare le cose più impensate. Guadagnano miliardi grazie a spot che non arriveranno mai sui network americani.

Quasi un anno fa, proprio Gossipnews parlò di uno spot in cui Gwyneth Paltrow chiedeva "my Martini, please". Ebbene, quello spot non fu mai trasmesso negli USA, perché la Paltrow, che si dichiarava contraria all'alcool, non voleva rovinare la sua immagine. Né gli Americani sapranno mai di quando Richard Gere si faceva chiamare Ambrogio e, all'Opera, offriva praline di una nota marca italiana alla bella di turno.

L'ultimo in ordine di tempo è stato Arnold Schwarzenegger: in uno spot giapponese, l'eroe di Terminator pubblicizza una bevanda energizzante per potenziare la sua virilità, e da uomo depresso si trasforma in super-macho.
Ma siccome le bugie hanno le gambe corte, qualcuno ha pensato bene di sbugiardare i ricchi che si vergognano dei loro spot: grazie a un modem, e a una connessione internet, anche i cittadini americani potranno vedere queste perle di recitazione. Con buona pace dei divi e dei loro avvocati.