Ornella Muti a Sanremo col ciondolo con le foglie di marijuana al collo: è polemica

Ornella Muti posa in un selfie accanto alla figlia Naike Rivelli, 47 anni. In testa ha ancora i beccucci, si sta preparando per essere al top sul palco dell’Ariston a Sanremo. L’attrice stasera, martedì 1 febbraio, sarà la prima tra le cinque co-conduttrici che affiancheranno Amadeus alla kermesse. La diva 66enne sorride, i suoi occhi chiari sono nascosti dagli occhiali da sole, a colpire, però, non è il suo sguardo da gatta, ma il ciondolo che porta al collo con le foglie di marijuana. Pure la sua primogenita ha una collanina simile alla sua e anche gli orecchini. I gioielli non sfuggono all’occhio attento dei follower sul social ed è subito polemica.

Ornella Muti a Sanremo accanto alla figlia 47enne col ciondolo con le foglie di marijuana al collo: è polemica

Molti apprezzano e fanno il tifo per la Muti, altri insorgono, ritengono improprio il sostegno alla liberalizzazione della cannabis. Anche tra i politici c’è chi storce il naso. Federico Mollicone, commissario di Vigilanza Rai, e Maria Teresa Bellucci, capogruppo in commissione Affari Sociali, deputati di Fratelli d’Italia, in un post scrivono: “Riconosciamo in Ornella Muti una grande icona del cinema italiano, ma riteniamo improprio il sostegno alla liberalizzazione della cannabis espresso in un post da parte della co-conduttrice di Sanremo”.

 

“Non vorremmo che Sanremo possa diventare il megafono delle posizioni del fronte della cannabis libera e del referendum. Tanto più di fronte ai recenti fatti di cronaca che vedono coinvolta la sorella di Ornella Muti, Claudia, in una maxiretata per smercio di sostanze stupefacenti. La riteniamo un’esternazione impropria. L’uso della cannabis in Italia è illegale, se non per uso terapeutico”, aggiungono.

L'attrice 66enne porta la collana anche durante le prove dei look

La Muti e la figlia a settembre scorso avevano lanciato una nuova linea di prodotti realizzati con la cannabis. Via social avevano annunciato la nascita della loro associazione che si propone di dare supporto ai malati. “Da oggi ci siamo anche noi! Ci sono 6 milioni di consumatori di cannabis che sono costretti a rivolgersi alle mafie. Noi vogliamo dare voce alle persone che i politici proibizionisti vorrebbero sbattere in galera!”, avevano sottolineato su Instagram.

Ultimamente Naike era intervenuta in difesa della madre, dopo le critiche che si erano scatenate riguardo al progetto. “Mia madre Ornella Muti ha fondato un'associazione culturale che si chiama ‘Ornella Muti Hemp Club’, che non vende nulla ma che distribuisce informazioni ai suoi soci su come muoversi nell'ambito medico della cannabis legale in Italia. Volevo chiarire le false informazioni che sono circolate in questi giorni su alcuni media”, aveva spiegato a Il Tempo.

A setembre scorso la diva ha fondato con Naike Rivelli un'associazione che distribuisce informazioni ai suoi soci su come muoversi nell'ambito medico della cannabis legale in Italia

“Le persone vengono poi indirizzate al Cannabis Medical Center di Milano, centro medico, dove ci sono dei dottori autorizzati a prescrivere la cannabis medica che viene poi rilasciata dalle farmacie autorizzate, che sono molte in Italia. Nel nostro Paese, oggi, non abbiamo nemmeno un vero centro per le cure alternative per le varie patologie, non solo quelle terminali, e il fatto che sia poco sostenuto questo tipo di terapia è allucinante. Vogliamo spingere molto sul lato medico. Noi, con l'associazione siamo un veicolo e non un spaccio”, aveva precisato ulteriormente la Rivelli.

La mamma, durante la conferenza stampa di Sanremo 2022, a poche ore dal debutto, ai giornalisti chiarisce: "La cannabis legale è già legale e io quella spingo. Non spingo l’aspetto ludico della canna. Mi dispiace questa polemica, addirittura pensano che io giri per il backstage rollando canne. Mi rendo conto che i cambiamenti sono sempre spaventosi e difficili. Io mi curo omeopaticamente, è una mia scelta e non è vietata. Però ci sono persone molto più giuste per parlare in modo specifico di cosa può fare la canna terapeutica".

La Muti prosegue: "Io parlo di cannabis terapeutica. Credo sia così sciocco riferirsi alla canna. Credo che sia una voglia di distruggere tutto. Ognuno deve fare quello che si sente, però poter avere il diritto di dire 'io mi voglio curare così'…".