Parla la 'sostituta' di Barbara d’Urso, Myrta Merlino: ''Cosa mi ha convinto ad accettare''

  • La giornalista e conduttrice prenderà il posto della d’Urso a ‘Pomeriggio Cinque’
  • A ‘La Stampa’ ha spiegato cosa l’ha convinta ad accettare l’offerta di Mediaset

Myrta Merlino è stata scelta dai vertici Mediaset come nuova conduttrice di ‘Pomeriggio Cinque’ al posto di Barbara d’Urso. La giornalista 54enne ha spiegato cosa l’ha convinta ad accettare l’offerta che comporterà un grande cambiamento nei suoi piani di vita.

Myrta Merlino, 54 anni, condurrà Pomeriggio Cinque al posto di Barbara d'Urso da settembre

Fino alla scorsa stagione Myrta, di origini napoletane ma romana d’adozione, conduceva ‘L’aria che tira’ su La7. Ha fatto sapere che il suo approccio per il pomeriggio di Canale5 sarà quello di non mischiare troppo i temi. Non le piace la parola “gossip” (sebbene poi sembra che gli argomenti legati alla cronaca rosa saranno affrontati…).

Intervistata da ‘La Stampa’ ha detto: “La parola gossip non mi appartiene. Mi piace di più la parola ‘scoop’, condividere con il pubblico notizie esclusive anche su temi da tabloid, certamente. Penso che le cosiddette soft news, siano in realtà una cosa molto seria e che vadano trattate con attenzione e rigore. Lo faremo, con personaggi di spettacolo, temi e fatti di costume, il racconto anche del bello che c’è nel mondo”.

“Credo che la casalinga di Voghera non esista più […] Sono donne e madri come me e hanno le mie stesse curiosità e le mie stesse paure. Mi avvicino con umiltà e empatia a un grande pubblico che è sempre più sfaccettato e non vedo l’ora di iniziare a chiacchierare con loro”, ha poi aggiunto.

Myrta è originaria di Napoli, ma romana d'adozione

La nuova linea editoriale più “sobria” è quello che l’ha portata a dire “sì”. “Questa è la linea editoriale che mi ha convinto a cambiare piani e vita. Credo che ragione e sentimento possono stare nello stesso programma”, ha continuato.

“I vertici Mediaset hanno intercettato il vento di una nuova epoca, c’è stato un tempo in cui la tv generalista era innanzitutto svago, sogno, fuga, mentre oggi in un mondo così difficile da capire, con un senso di incertezza e fragilità crescere, l’informazione deve essere semplice e chiara, per tutti, ma deve dare strumenti per orientarsi. Una bussola”, ha concluso.