Patrizia Bonetti, tra le ospiti del party milanese di Buongiorno e tante belle cose by Camicissima, organizzato alle Officine del Volo, a Gossip.it in una video intervista racconta la verità sull’aggressione subita fuori da un cinema di Milano, mentre era in fila per acquistare i biglietti. Con lei c’era anche la sua migliore amica Aida Yespica, ancora scioccata per quanto è accaduto.
QUI SOTTO IL VIDEO INTEGRALE DELL'INTERVISTA
La verità sull’aggressione. Sono state due donne a scagliarsi contro Patrizia Bonetti. La 23enne spiega: “Purtroppo ho ricevuto un’aggressione da persone a me sconosciute, sono riuscita a identificarle quindi sono più tranquilla a riguardo, però, come ho già detto, le perdono e sto cercando di andare avanti in una maniera molto positiva e non pensando alle cose negative che possono succedere”.
Patrizia Bonetti ripercorre la dinamica dell’aggressione: “Mi ha lasciato esterrefatta. Si è scatenato tutto da nulla. Io ero in fila e una delle due donne si è iniziata ad accanire nei miei confronti per il mio aspetto fisico. Poi io mi sono girata per andarmene e loro mi hanno bloccato e non mi facevano passare. Mi hanno spinto e io, che avevo dei popcorn in mano, glieli ho tirati in faccia. Credo che tutti, sentendosi aggrediti, avrebbero fatto così”.
Si è scatenato il caos: “A quel punto si sono attaccate alla testa e hanno avuto una reazione a mio avviso davvero eccessiva”. “Non sono nessuno per criticare gli atteggiamenti degli altri. Una cosa che mi permetto però di dire: dobbiamo stare unite. Nei tempi che corrono e con tutte le difficoltà che le donne stanno incontrando, credo che l’unione sia veramente la chiave. Per questo mi voglio fare portavoce dell’unione tra donne”, chiarisce ancora Patrizia Bonetti a Gossip.it.
“Con me c’era la mia migliore amica, Aida Yespica. Non so se sono più traumatizzata io o lei che non è riuscita a difendermi e che urlava con tutta la voce che aveva in corpo affinché qualcuno mi difendesse, ma nessuno è intervenuto. - continua l’ex gieffina - Anche lei è sotto shock per essersi sentita totalmente impotente dato che e sue grida di aiuto non sono state ascoltate”.
Patrizia Bonetti , nel raccontare la verità sull'aggressione, non vuole lasciare spazio al rancore e precisa: “Queste persone sono state identificate, io ho sporto denuncia, ma voglio vedere se andare avanti: ho detto che le perdono, quindi se lo faccio, deve essere sotto tutti i punti di vista, non solo a parole. Sto valutando”.
Ha avuto problemi dopo l’aggressione subita: “Ho riportato delle conseguenze fisiche. Tra i capelli ho una protesi che grazie a Dio non si vede, poi ho vari lividi sparsi, un piccolo trauma cranico, ma niente di insormontabile. Dato che mi hanno strappato i capelli ho messo una sorta di patch cutaneo che di solito viene usato per le donne con problemi oncologici che le hanno portate a perdere i capelli. Ci vorranno sei mesi per raggiungere un minimo di lunghezza dei miei capelli, in quanto mi è stato sradicato il bulbo”. E’ tutto abbastanza pesante da sopportare.