Raffaella Carrà, Barbara Boncompagni, figlia di Gianni: ''Non potevo andarla a trovare quando si è ammalata''

  • L’autrice tv rivela che anche da lei la famosissima showgirl non si è fatta vedere
  • La 59enne non ha ancora superato il lutto: ''Credo che il 5 luglio starò malissimo''

Raffaella Carrà non ha permesso ad alcuno di vederla sofferente, dilaniata dalla malattia. Barbara Boncompagni, figlia di Gianni, cresciuta con la mitica showgirl, legata al regista e autore tv per ben 11 anni, a Oggi confessa che neppure lei ha potuto andarla a trovare. La 59enne, che ha seguito le orme paterne nella sua professione, si è data una spiegazione: “Penso che lei non volesse arrecare dolore. Così si è privata del nostro amore, della vicinanza. Ha fatto ancora una volta una scelta militare”.

Raffaella Carrà, Barbara Boncompagni, figlia di Gianni: ''Non potevo andarla a trovare quando si è ammalata''

Tra poco sarà trascorso un anno dalla morte di Raffaella, deceduta a 78 anni, la Boncompagni non ha ancora superato il lutto: “Credo che il 5 luglio starò malissimo, non ho ancora smaltito la perdita. E’ successo tutto così all’improvviso”.

La showgirl, deceduta quasi un anno fa a 78 anni, è stata legata al famoso autore tv e regista per 11 anni: la 59enne era molto legata a lei

La Carrà le manca ogni giorno: “Mi manca Raff, come veniva chiamata in casa. Giocavamo a burraco, la sua passione. Le carte rappresentavano l’unico mondo che non poteva dominare, essendo un generale prima con se stessa e poi con gli altri. Spizzava il mazzetto e diceva: ‘Vediamo un po’ cosa c’è qui?’. Allora ho pensato di ricordarla con una serata di gioco, tutti gli amici intorno alla piscina del comprensorio. Titolo: Carràmba! Che burraco. Lei ne sarebbe contentissima. Detestava le celebrazioni. Una volta, in casa di mio padre che era già malato (è morto nel 2017, ndr), mi disse: ‘Barbi, quando muoio voglio sparire nel nulla in dieci minuti’. E io: ‘Ma lo sai che non è possibile, non puoi tradire il tuo pubblico!’. Questo 5 luglio, fosse per lei, sarebbe meglio se passasse in sordina”.

La Boncompagni confessa di non aver ancora superato il lutto: ''Credo che il 5 luglio starò malissimo''

Erano profondamente legate, Barbara svela: “Avevo 5 anni quando arrivò nella mia vita. Con le mie due sorelle abitavamo assieme alla governante e, sullo stesso pianerottolo, c’erano papà e Raffaella con l’altra governante. Ero la più piccola e subito tra noi scoppiò una chimica pazzesca. Ci riconoscevamo affini, due guerriere con esperienze di vita simili: entrambe figlie di genitori separati, lei con un padre lontano e io con una figura materna poco presente. Di fatto sono cresciuta con papà”.