- Il giornalista 59enne dice la sua su Unica rispondendo a una lettrice su Chi
- “Sarebbe più logico deporre nelle opportune sedi giudiziarie”
- Pure Selvaggia Lucarelli parla del docufilm, per lei una 'vendetta' della conduttrice
Alfonso Signorini dice la sua su Unica. Rispondendo a una lettrice su Chi critica Ilary Blasi per il documentario su Netflix in cui la conduttrice 42enne rivela la sua verità sulla rottura con Francesco Totti. Il giornalista parla di soldi e sottolinea: “I panni sporchi si lavino in famiglia”.
Nella sua lettera Tiziana da Brescia scrive: “A me lei è sembrata parecchio artefatta, in molte delle scene trasmesse da Netflix: soprattutto quelle in cui fingeva di essere lì lì per mettersi a piangere a me hanno dato l’impressione di essere false come una moneta da tre euro. Tu che la conosci molto meglio di me, cosa ne pensi? Ho torto? E ti sembra una cosa normale registrare un film come quello e mandarlo in onda poco prima che lei e l’ex marito si ritrovino davanti al giudice a trattare la separazione?!”.
Il 59enne, direttore editoriale del settimanale, risponde confidando il suo pensiero sulla faccenda: “Al di là di chi abbia o meno ragione, al di là del fatto che sarebbe più logico deporre nelle opportune sedi giudiziarie, resto del parere che i panni sporchi si lavino in famiglia. Certo ‘pecunia non olet’ (dal latino, 'i soldi non puzzano', ndr), ma in fondo, se tutti fossero così sobri ed eleganti, con che cosa riempiremmo le pagine dei giornali e i palinsesti televisivi?”.
Alfonso, pur vivendo di gossip, avrebbe preferito che l’addio tra Totti e la Blasi fosse stato meno chiacchierato forse. E parrebbe non approvare la scelta di Ilary sul docufilm. Anche Selvaggia Lucarelli sulle pagine de Il Fatto Quotidiano non è tenera.
“Ilary Blasi è indubbiamente UNICA: è riuscita a vendere a Netflix un documentario sul nulla, a trasformare in prodotto da piattaforma una rocambolesca storiella di corna in cui non ci sono notizie ma solo un tragicomico desiderio di riscatto. Perché forse non si è capito, ma il senso di tutto è in una frase buttata lì a scappare via, tra un aneddoto e l’altro”, precisa.
“E’ quando Ilary, dopo aver raccontato della scoperta a cena a casa dell’altra, dice: ‘La sera prima mi aveva cercata sessualmente e io non avevo voluto’. - continua Selvaggia - Bisogna partire da qui per comprendere il vero intento di questa operazione, che non è zittire i pettegolezzi, ma assestare pochi colpi, con la stessa mira con cui Totti tirava i rigori. Raccontando che Totti voleva fare l’amore con lei mentre stava già con l’amante, Ilary ha consumato la sua vendetta”.