Poco trucco e abito scuro, sorriso rassicurante e rigorosi tacchi bassi: Sigourney Weaver saluta l'Italia secondo il suo stile sofisticato ed elegante.
L'occasione è data dalla serata - evento dei 'Telegatti', che la ha vista protagonista in qualita' di premiatrice proprio nella scintillante edizione che festeggia il ventennale. E in conferenza stampa abbiamo chiacchierato un po' con lei.
Ci parla dei cinema, Sigourney. Dell'alternanza tra i ruoli avventurosi e le commedie brillanti, spiegandoci come uno stereotipo androgeno ed atletico alla fine non vincoli a copioni esclusivamente drammatici. Certo, lei con Ridley Scott di Alien 5 parla. Ma solo per farsi due risate, a quanto pare, tanto per parlare, in attesa di trovare ruoli brillanti che la ispirino.
Da curiosi del gossip quali siamo le abbiamo chiesto come vive la mondanità, gli eventi e, in questo frangente, la premiazione del Gran Premio dei Telegatti. Lei è contenta di essere in Italia, e ci risponde sorridendo... Questo ci basta per capire che la signora Weaver di oggi non è poi così diversa dalla piccola Sigourney che veniva in viaggio in Italia da ragazzina.
A chi le lancia apprezzamenti ammicca con classe. A chi le lancia critiche sulla sua eccessiva 'mascolinita' risponde alzandosi in piedi e mettendosi in posa: "Non sono poi così mascolina", ribatte.
Troppo sofisticata, alta, intellettuale? "Posso sopravvivere con questi difetti" ironizza, ma poco convinta che in fondo questi siano limiti. E noi le diamo ragione, perche' questi aspetti piu' che altro sembrano connotarla, senza definirla.
Ovviamente non ci siamo fermati al cinema e alla mondanità. Le abbiamo chiesto la sua 'vision' sulla comunicazione cinematografica in internet, rappresentando noi una testata giornalistica web. "Non sono spaventata riguardo a questi cambiamenti" ci confessa. "L'industria cinematografica ha gia' in passato subito duri colpi ed evolvendosi ha superato i periodi peggiori. Occorre rinnovarsi anche questa volta, tutto qui".
E via al fuoco di fila sulle annose questioni: fitness, chirurgia plastica, sport, segreti di bellezza. Copione piu' o meno gia' visto, se non per la simpatica scelta di tenersi in forma con le arti marziali.
Tre film in progetto, da Disney a ruoli introspettivi, tanta voglia di lavorare in Italia, con produzioni americane come con registi italiani: educa sua figlia a vedere i vecchi film di Fellini, magari a qualcosa servirà...
E' l'ora delle riflessioni: domande filosofiche e un immancabile riferimento all'11 settembre, rivolto ad una Newyorkese d.o.c.
"Sono nata e cresciuta nella Grande Mela, non lontano da Ground Zero, e mio marito a New York ha un piccolo teatro. Per un periodo ci aveva annoiato la frenesia della città e meditavamo di andare altrove. Dopo l'11 settembre, invece, ho avuto la consapevolezza che non c'era altro posto in cui sarei voluta andare. E' la mia città."
Ci saluta. Non e' ancora andata via e gia' spera di tornare presto. Intanto, in una calda mattina di primavera a Milano, un'austera 'Heartbreaker', in un ambiente rilassante ed accogliente, ci ha raccontato un po' di sè.
Foto: Gossip.it