Si è conclusa domenica sera la sesta edizione del Telefilm Festival, che quest’anno si è tenuta dal 9 all’11 maggio ancora una volta all’Apollo SpazioCinema di Milano. Si tratta di una manifestazione dedicata al mondo delle serie tv, l’unica e la prima in Italia a rivolgersi in modo specifico ai telefilm, che costituiscono una realtà sempre più importante anche nel nostro paese.
Il genere delle serie tv ha occupato nella stagione televisiva 2007-2008 più del 20% dell’intera programmazione generalista, ma, nonostante l’innegabile importanza per le politiche di palinsesto delle varie reti, i telefilm sono ancora considerati culturalmente un genere di serie B, ad esempio rispetto al cinema. E’ quanto emerso dalla conferenza stampa di apertura del Telefilm Festival, dove il direttore tecnico Antonio Visca non ha nascosto le difficoltà nell’allestire una manifestazione dedicata alle serie tv in un panorama dove i festival cinematografici sembrano essere gli unici a meritare attenzione mediatica e fondi.
Il festival ha comunque beneficiato del patrocinio del Comune di Milano e, per il quarto anno consecutivo, della collaborazione editoriale con Tv Sorrisi e Canzoni, riuscendo ancora una volta ad organizzare un evento di successo come affluenza di pubblico e stampa.
Oltre che agli appuntamenti tradizionali, quali proiezioni e ospiti, il riscontro positivo è anche dovuto agli eventi musicali in piazzetta Liberty, uno sconfinamento già sperimentato nell’edizione dell’anno scorso. Gruppi come i Bee Hive, resi famosi dalla serie di “Kiss me Licia”, e i Baustelle, autori di una canzone sul “Tenente Colombo”, sono stati chiamati ad arricchire l’esperienza della manifestazione, evidenziando il legame sempre più stretto tra musica e telefilm.
Ricchissima come sempre la programmazione di episodi nelle sale dell’Apollo, riuscendo ad offire anche alcuni episodi inediti tra cui quelli delle serie “Dr. House” e “Secret Diary of a Call Girl”. Quest’anno gli organizzatori hanno voluto dare spazio anche a telefilm al di fuori della solita produzione made in USA, presentando l’israeliano “Arab Labor”, lo spagnolo “Sin tetas no hay paraiso” e l’italiano “Boris”, il cui cast ha incontrato il pubblico nell’ambito di una conferenza.
Molto interessanti anche gli altri incontri, che hanno visto registrare il tutto esaurito nelle sale, forse ormai troppo piccole per il livello raggiunto dalla manifestazione in quanto ad affluenza. Sabato si è tenuto il dibattito tutto italiano “Telefilm: la voglia giovane”, dove una preparatissima Silvia Toffanin ha moderato la conversazione sul palco con Alessandra Mastronardi, Ludovico Fremont, Lucilla Agosti, Valeria Bilello, Chicco Sfondrini e Federico Moccia. L’assenza di Matteo Branciamore e Michela Quattrociocche, che avrebbero dovuto partecipare alla conferenza secondo il programma, è stata occasione di battute scherzose in riferimento alla relazione tra i due perfino dai colleghi Alessandra e Ludovico.
Il telefilm festival non si è fatto mancare anche ospiti internazionali come Michelle Ryan, presentata come la nuova “Bionic Woman” anche se, a dirla tutta, il suo show non ha convinto il pubblico americano ed è stato già cancellato dalla NBC. Dall’Australia sono arrivate invece Phoebe Tonkin e Cariba Heine, due delle tre sirene di “H2O: Just add water”, telefilm attualmente in onda su Italia 1. Le due giovanissime attrici hanno poi risposto con piacere alle domande dei bambini che seguono la serie, seduti in prima fila durante l’incontro con le loro beniamine.
Ad attirare l’attenzione maggiore sono stati però protagonisti di “Gossip Girl” Chace Crawford e Leighton Meester, che si sono dichiarati sorpresi dalla caldissima accoglienza riservata loro dai moltissimi fan italiani accorsi a Milano per l’evento.
In definitiva se si vuol fare un bilancio di questa edizione del Telefilm Festival, non può che essere positivo, vista la quantità, ma, soprattutto, la qualità dell’offerta che quest’anno è stata presentata tra incontri, conferenze, programmazione di episodi ed esibizioni musicali. Il tutto in un’atmosfera amichevole, informale e senza lustrini inutili, con in mente l’idea di “una manifestazione in jeans, informale, pop, lontana da certe kermesse ingessate e in doppiopetto”, per usare le parole dei direttori artistici Leo Damerini e Fabrizio Margaria.
Foto: Serena Villa © Gossip.it