Leonardo Pieraccioni e Maurizio Battista sono pronti a debuttare, lunedì 22 settembre, in prima serata su Canale 5, dietro al bancone di "Striscia La Notizia", il longevo tg satirico, firmato da Antonio Ricci, giunto alla sua ventisettesima edizione. La coppia di comici apre la nuova stagione televisiva, rimanendo al timone della trasmissione Mediaset per tutta la prima settimana, in attesa del ritorno di Michelle Hunziker. La bionda svizzera, in attesa del secondo figlio, verrà affiancata da Piero Chiambretti prima e successivamente da Ezio Greggio, fino al 7 gennaio, quando tornerà Ezio Iacchetti (la conduttrice ha già annunciato che probabilmente nella puntata del 10 ottobre si collegherà direttamente dal suo matrimonio con Tomaso Trussardi). Per Pieraccioni non si tratta della prima volta a "Striscia", l'ha già condotta nel 2005 insieme al suo carissimo amico e collega Massimo Ceccherini.
Confermate le due veline, la bionda e la mora, Irene Cioni e Ludovica Frasca. In forma perfetta, le ragazze hanno posato sorridenti davanti ai flash dei fotografi, felici di ripartire e di essersi conquistate la fiducia di Ricci al punto di aver mantenuto il posto. Faranno il loro ritorno anche i velini, Elia Fongaro e Pierpaolo Petrelli: "La scorsa edizione - ha spiegato il regista - il file rouge dei Velini è durato tutto l'anno e ogni tanto tornano. Pure ques'tanno. Quando sono arrivati, i giornalisti dicevano: 'Le veline sono morte' e per una ventina di giorni non s'è parlato d'altro. Quando è finito il contratto con i velini è uscita la 'notizia': non hanno funzionato quindi sono stati tolti. Ora, pensare che un programma funzioni per una stacchetto di venti secondi, capite...".
"Abbiamo fatto sparire le veline dalla circolazione - ha aggiunto Ricci - quasi obbligandole a vita monastica ed ecco che immediatamente il loro effetto di parodia è balzato agli occhi: la velina è una che recita il ruolo di velina. Il suo ruolo è nell’immaginario, come nella realtà, l’uso del corpo delle donne nei media. Il fatto che viviamo in un mondo (nel quale sguazzo, eh?) dove chi denuncia una cosa diventa l’autore di quella cosa, è incredibile: io non ho inventato le veline, ho rappresentato qualcosa. Lo stesso vale per il Gabibbo".