Aurora Ramazzotti difende la sfuriata di Blanco a Sanremo? ''Doveva accadere, Amadeus non aveva l’aspetto del…''

  • La figlia di Michelle Hunziker commenta il caso della prima serata del Festival
  • Blanco ha distrutto parte della scenografia ed è stato fischiato dal pubblico
  • Per la 25enne però si tratta in parte di qualcosa che era stato pianificato prima

La sfuriata di Blanco a Sanremo sta tenendo banco sui giornali e sui social. In tanti hanno criticato l’artista che ha distrutto parte della scenografia sul palco dell’Ariston. Eppure qualcuno è sembrato invece difenderlo, come Aurora Ramazzotti. La 25enne, che aspetta il suo primo figlio, ha voluto dire la sua sul caso e ha affermato di pensare che quanto accaduto fosse almeno in parte previsto.

Aurora Ramazzotti, 25 anni, dice la sua sulla sfuriata di Blanco a Sanremo: pensa che fosse almeno in parte prevista

“Secondo me quello che abbiamo visto doveva in parte accadere, ma poi è sfuggita la situazione. Nel videoclip (della canzone ‘L’Isola delle Rose’, ndr) Blanco fa una cosa simile, quindi fa parte di una performance artistica, ha detto in alcune Instagram Stories la figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti.

“Poi quando Amadeus è salito sul palco - a parte il fatto che ha dovuto gestire una situazione difficilissima ed è stato bravissimo - non aveva l’aspetto di un conduttore di Sanremo verso cui qualcuno aveva avuto una mancanza di rispetto enorme. Secondo me non si era reso conto perché questa cosa doveva in parte accadere”, ha aggiunto.

Dopo aver distrutto vasi e fiori sul palco dell'Ariston, Blanco si è preso i fischi del pubblico

“Sempre secondo me lui doveva salire sul palco, cantare, esibirsi, evolversi, crescere, farci sognare e poi spaccare le rose. Questo è quello che credo, poi in linea anche col personaggio di Blanco, perché Blanco è così, condivisibile o meno, bello, dannato, selvaggio, col sangue in faccia, molto cupo… perché dovrebbe stranirci che spacchi delle rose?”, ha continuato.

“Perché ci ha stranito? Perché lui non è riuscito a cantre, non è riuscito a darci l’esibizione e si è girato… Così è andato direttamente a fare quello che doveva fare alla fine che però era decontestualizzato, ha proseguito.

“Se prima avessimo visto tutta la performance artistica col canto, ci avrebbe dato fastidio comunque o l’avremmo considerato arte?”, ha concluso.