Carolina Marconi e il compagno Alessandro in Parlamento: ecco perché

  • L’ex gieffina accanto a Maria Elena Boschi per la presentazione di una proposta di legge che le sta a cuore
  • La 45enne, dopo il cancro da cui è guarita, spiega: “Nel mio Paese non posso fare niente”

Carolina Marconi va in Parlamento insieme al compagno Alessandro Tulli, sempre al suo fianco. E’ un giorno importantissimo per la 45enne. Alla Camera dei Deputati si siede accanto a Maria Elena Boschi per la presentazione di una proposta di legge che le sta a cuore: quella del diritto all’oblio oncologico.

Carolina Marconi e il compagno Alessandro in Parlamento: ecco perché

L’ex gieffina, colpita da un cancro al seno, che ha curato e da cui al momento è guarita, parla davanti alla stampa presente e ai politici. “Nel mio Paese non posso fare un mutuo e quindi comprare una casa, fare un prestito. Non posso fare niente e quindi non mi sento uguale a tutti gli altri, sottolinea.

La Boschi la sostiene, ritiene che questa proposta di legge sia importantissima per tutti i cittadini. “Chi guarisce dal tumore ha diritto ad avere le stesse possibilità, per accedere a un mutuo, a una polizza assicurativa, poter adottare un bambino, di qualsiasi altra persona nel nostro Paese”, precisa.

Carolina è orgogliosa di essere lì a chiarire il suo pensiero affinché le cose cambino. In un lungo post scrive: “Oggi è stato un giorno significativo per la mia vita e per quella di tante persone. Siamo moltissimi, più di un milione, i guariti in Italia e credo di non sbagliare a dire che tutti noi desideriamo solo guardare avanti. Abbiamo sconfitto un tumore, e vi assicuro che non è una passeggiata. Vogliamo solo vivere il nostro dopo. Credo che ci meritiamo di avere indietro la nostra vita, dopo quello che abbiamo passato”.

L’ex gieffina 45enne accanto a Maria Elena Boschi per la presentazione di una proposta di legge che le sta a cuore: quella del diritto all'oblio oncologico

Meritiamo di poter comprare una casa in cui vivere, proteggerci, come tutti, dagli imprevisti e, sì, anche diventare genitori. Io capisco le ragioni dietro all’obbligo di dichiarare la malattia, ma la medicina ha fatto enormi passi avanti e il tumore non è più una condanna a morte. C’è un dopo - continua la Marconi - E lo Stato italiano dovrebbe consentirci di viverlo”.

Abbiamo presentato la proposta di legge sul diritto all’oblio oncologico. Per questo ci tenevo nel ringraziare l’onorevole Maria Elena Boschi per aver accolto il mio appello, Donatella Gimigliano per il suo grande impegno umanitario e il mio professore Riccardo Masetti per essere sempre al nostro fianco. Credo come non mai che in questi casi così delicati non debba esserci un colore politico, ma la compattezza di squadra. L’essere uniti verso un unico obiettivo. E' importante per noi italiani e per il nostro futuro. Confido nel mio Paese, ‘L’Italia’. E sono convinta che seguirà presto l’esempio degli altri Stati che hanno già aderito a questa legge”, conclude Carolina.