''Per anni anestetizzata dal dolore'': Fabiola Sciabbarrasi, vedova di Pino Daniele, parla in tv a 9 anni dalla morte del cantautore

  • La 55enne ricorda l’uomo a cui è stata legata dal 2004 al 2015: insieme hanno avuto tre figli
  • L’artista è scomparso a causa di un infarto Miocardico Acuto a soli 59 anni il 4 gennaio del 2015

Fabiola Sciabbarrasi, vedova di Pino Daniele, da cui si era separata, parla in tv a 9 anni dalla morte del cantautore napoletano. La 55enne ricorda l’uomo a cui è stata legata dal 2004 al 2015. Insieme hanno avuto tre figli: Sara, 27 anni, la migliore amica di Aurora Ramazzotti, Head of Promotion di Warner Music Italia, Sofia, 22, e Francesco, 18. Per anni anestetizzata dal dolore, rivela la 55enne a Pomeriggio 5. L’artista è scomparso a causa di un infarto Miocardico Acuto a soli 59 anni il 4 gennaio del 2015.

''Per anni anestetizzata dal dolore'': Fabiola Sciabbarrasi, vedova di Pino Daniele, parla in tv a 9 anni dalla morte del cantautore

Fabiola e Pino sono stati una coppia felice dal 2004 al 2015. Lei ha raccontato la loro storia in un libro, Resta l'amore intorno - La mia vita con Pino. Nel talk condotto da Myrta Merlino su Canale 5 confessa di essere riuscita col tempo a convivere col dolore della grave perdita. E’ anche tornata ad ascoltare le canzoni di Daniele, che non riusciva più a sentire.

"I primi anni sono stata anestetizzata dal dolore. Più pensavo, più il dolore veniva enfatizzavo. La sua musica è una compagna di vita, per me e per i miei figli. Ora le ascolto, è una cosa incredibile, mi danno una forza incredibile”, spiega. Poi cita una frase scritta nel suo libro: "Il dolore si può trasformare in vita".

La 55enne ricorda l’uomo a cui è stata legata dal 2004 al 2015: insieme hanno avuto tre figli

La Sciabbarrasi continua: C’è bisogno di sentire il dolore fino in fondo per trovare la forza. Il dolore si può trasformare in vita. Ho dovuto fare in modo che tutto quello che è accaduto non si disperdesse. Quando hai vissuto tanto amore, il dubbio che possa non accadere più ti porta in uno stato di confusione”.