Fiammetta Cicogna torna single, finita col padre delle figlie: ''Era diventato la mia prigione, voleva esplorare altre donne''

  • L’attrice e conduttrice 34enne parla dell’addio con il multimilionario Carl Hirschmann per la prima volta
  • Le gemelle Gaia e Gioia, nate il 5 settembre 2019, hanno tre anni e mezzo

Fiammetta Cicogna racconta per la prima volta l’addio con il multimilionario svizzero Carl Hirschmann, nipote del fondatore della compagnia Jet Aviation, con cui aveva iniziato una relazione nel 2014. L’attrice e conduttrice 34enne torna single: è finita definitivamente col padre delle figlie, le gemelle Gaia e Gioia, nate il 5 settembre 2019, che ora hanno tre anni e mezzo. A F confessa: Era diventato la mia prigione, voleva esplorare altre donne”.

Fiammetta Cicogna torna single, finita col padre delle figlie: ''Era diventato la mia prigione, voleva esplorare altre donne''

“I social ci hanno abituato a pensare che la vita degli altri non conosca momenti bui. La cultura borghese ci ha insegnato che ‘i panni sporchi si lavano a casa’ così che per anni le donne hanno nascosto e vissuto in solitudine violenza domestica, aborti, depressione post partum. In questa intervista voglio raccontare apertamente perché è finita la relazione con il mio compagno”, sottolinea Fiammetta. “Spero di aiutare qualche donna a valutare meglio la situazione in cui vive. Non provo assolutamente nessun rancore nei suoi confronti, anzi. Ma nella società di oggi credo ci sia bisogno di più sincerità”, aggiunge.

La Cicogna racconta come ha conosciuti Carl: “Mi ha visto a un’asta di beneficenza e mi ha puntata. Chi mi conosce gli ha detto: ‘Lascia stare, è una brava ragazza’. Ma lui si era fissato, è stato un martello per mesi fino a quando, nel 2014, ci siamo messi insieme. Io avevo 26 anni, lui 34. Come l’ha conquistata? Bellissimo, simpatico, interessante: resistergli era impossibile. Ma soprattutto è stato l’unico ad accorgersi del mio lato rock, a capire che nell’ambiente borghese di Milano ci stavo stretta. Infatti Carl per me è stato libertà. Però, molto presto, è diventato anche la mia prigione”.

L’attrice e conduttrice 34enne parla dell’addio con il multimilionario Carl Hirschmann per la prima volta: da lui ha avuto le gemelle Gaia e Gioia, nate il 5 settembre 2019

Fiammetta chiarisce: “Prigione perché, sbagliando, ma in modo consapevole, mi sono dedicata totalmente al nostro amore, ai suoi spostamenti e al suo lavoro, abbandonando il mio per restare al suo fianco. Eppure mi era chiaro da subito che un uomo così sarebbe stato un mal di testa, lo sapevo, ma mi sono lasciata comunque avvolgere. Ero innamorata persa e sono caduta nella solita trappola: con me cambierà, io lo salverò”.

Carl la tradiva. Fiammetta svela: Le donne le ha sempre attirate. Non importava se c’ero io al suo fianco, anche con il pancione, arrivavano come api sul miele. Soprattutto quando abbiamo ripreso la nostra vita trasferendoci a Londra. Purtroppo alcuni uomini hanno sempre bisogno di sedurre, una spiccata parte femminile che fa sentire le donne comprese. Da morire di gelosia. Lo sono stata molto, ma non l’ho mai fatto notare e ho sbagliato. Ho imparato da questa esperienza che nelle relazioni bisogna essere sinceri, con se stessi e con il partner dall’inizio”.

Fiammetta con le bambine che ora hanno 3 anni e mezzo

L’artista ammette sulla sincerità: “Lui con me in realtà lo era stato: mi disse subito che voleva avere la libertà di conoscere ed esplorare altri esseri umani, donne comprese. Per alcune coppie può anche funzionare se tutti sono felici, ma io non lo ero e questo ha incrinato piano piano il rapporto”. Per lei era diverso: “A me basta amare un uomo solo e lui lo sapeva. Mi amava anche per questo. Forse sono stata ingenua, ma lui aveva questo talento di farti sentire in certi momenti la donna più importante e questo mi bastava, mi sembrava di aver trovato il mio posto nel mondo”.

Le bimbe ora sono più serene. Fiammetta sottolinea: “Credo che i bambini stiano meglio nel sentire entrambi i genitori sereni. La nostra coppia era bellissima ma insieme eravamo tossici l’uno per l’altro, ci combattevamo silenziosamente. Sapevamo quali erano i nostri punti deboli e li sfruttavamo per colpirci, io sempre con il mio sorrisone: sei più forte tu, no sono più forte io”.