Gianni Morandi: 'La morte di Dalla una ferita dolorosissima'

A distanza di tempo, non ha ancora metabolizzato la scomparsa di uno degli amici più cari, con cui ha collaborato per fare musica. Gianni Morandi a Verissimo ha raccontato le sensazioni provate e che ancora prova per la morte di Lucio Dalla, avvenuta l'1 marzo 2012.
"Lucio Dalla rimarrà sempre con noi con la sua musica e le sue canzoni, ma pensare che non c’è più mi fa effetto e riapre una ferita dolorosissima", ha detto.

"C'eravamo visti solo due giorni prima allo stadio, a vedere il Bologna - ha aggiunto - Lucio sarebbe partito il giorno dopo per una tournée in Europa e io gli avevo promesso che sarei andato a trovarlo in qualche tappa. Lui, invece, si era ripromesso di venire presto a casa mia per conoscere meglio mio figlio Pietro e passare un po' di tempo con mia moglie Anna. Quando, il giorno dopo, Bibi Ballandi mi disse al telefono che Lucio era morto non ci potevo credere. Ero disperato e non sapevo cosa dire ai tanti giornalisti che mi chiamavano per chiedermi un commento".

Morandi ha pure parlato degli anni in cui sembrava che la sua carriera fosse finita: "Pensavo di non cantare più. Visto che mi ero iscritto al Conservatorio, avrei potuto fare il musicista o forse il produttore. Ma poi mi telefonò Mogol e mi chiese se cantassi ancora... Con il senno di poi quegli anni di crisi sono stati una fortuna, poiché le cose più importanti della mia carriera sono tutte nate dopo". Oggi si gode un successo senza tempo, ma non dimentica mai Lucio, sempre nel cuore.