GossipNews... prova a prendere Di Caprio, & Co.

L'importanza dell'evento traspare subito: "Oggi non ci sono proiezioni!", è infatti l'urlo tuonante che un ignaro signore si sente lanciare addosso, nel momento in cui beatamente cercava di entrare nel cinema Adriano a Roma per assistere semplicemente a un film. Naturalmente non gli viene fornito il vero motivo, ma un accomodante: "oggi abbiamo tutte le sale prenotate per un evento".

Un evento come raramente se ne vedono: tre degli uomini più potenti dello Star System mondiale sono nella Capitale per presentare "Prova a prendermi": parliamo naturalmente del regista Steven Spielberg e dei due interpreti principali, Tom Hanks e Leonardo Di Caprio.

La prima curiosità sale a galla nel momento stesso in cui il regista fa la sua comparsa: cosa ci fa Steven Spielberg con una telecamera in mano? Deontologia professionale o sono forse i primi preparativi per qualche backstage, magari da inserire nella versione DVD del film? Fatto sta che Steven ci prende gusto: prima riprende i fotografi, poi lasca Leonardo e Tom da soli davanti ai flash mentre lui si concede ancora qualche 'ciak'. Motivo che continua anche in conferenza stampa anche se la videocamera in quell'occasione finisce nelle mani di un'altra persona.

Dopo aver aspettato la fine del photo call, dopo aver atteso l'entrata dei tecnici, dopo aver fatto la fila per controllare il nome, dopo aver lasciato il documento per la cuffia, alfine siamo entrati. In sala era già disposto tutto. Alcuni posti agli estremi delle file sono occupati dal personale e in seconda fila tutti notano una ragazza, un volto noto della Tv, una che è difficile lasciarsi sfuggire: praliamo di Victoria Cabello, la Iena più esuberante di ItaliaUno che da lì a breve darà solita prova di sé.

Iniziano le interviste: Spielberg, un vero signore, svela alcuni aneddoti e di quanto questo si senta vicino al personaggio principale del film un fuggiasco imprendibile, interpretato da Di Caprio: da giovane lui stesso, racconta, cercò di entrare di nascosto agli Universal Studios, non riuscendovi! Di Caprio dal canto suo, risponde sul proprio ruolo e non lo definisce un ruolo leggero: racconta di aver conosciuto il vero Frank Abagnale sul set che lo ha aiutato svelandogli alcuni particolari assolutamente inediti, come il fatto di cambiare la voce per ammaliare le persone.

Naturalmente tocca anche a Tom Hanks, una persona realmente semplice e cortese: ha detto di voler fare film per rispondere alla domanda continua della sua vita: "Come sono capitato in questa situazione?". Sembra essere questa l'unica componente di tutti i suoi film. "Non esiste messaggio: si racconta solo la storia di una persona che si ritrova in un posto e deve capire il perchè si trovi porprio in quella situazione". Anche per Spielberg la situazione è analoga: "Sono alla continua ricerca di me stesso", dice.

Spielberg che, terminata la conferenza stampa, andrà a trovare i suoi amici Roberto (Benigni) e Nicoletta (Braschi), portando come unico appunto al film di Pinocchio, quello di non esser riuscito a vederlo in italiano con i sottotitoli. Tutti i film dovrebbero esser visti in originale, secondo il regista: "Io ho visto i volti dei miei amici ma con altri attori (i doppiatori), americani. Sono anni che dico che i miei film tessi dovrebbero essere visti in lingua originale".

Disponibili oltre ogni aspettativa, la conferenza dura più di un'ora. Nelle "prenotazioni" per le domande ecco arrivare finalmente il turno di Victoria Cabello. Un uomo della security è seduto davanti a lei, guardingo: le viene concesso il permesso della domanda. Non le basta naturalmente. Tom Hanks la spiazza e subito e scherza con lei, avendoci già avuto a che fare qualche mese prima in occasione del Festival di Venezia. Lei ribatte: "Non ti amo più, sei troppo vecchio per me, presentami il tuo amico!".

"L'esilarante scenetta non preparata, quasi un "secondo atto" rispetto a ciò che è accaduto a Venezia, culmina con Victoria che insiste con il farsi presentare Leo. Si alza, l'uomo della sicurezza è naturalmente imbarazzato tra gli ordini ricevuti e la palese complicità di tutti e tre i protagonisti che non sembrano avere nulla in contrario. Tom la invita al tavolo, si avvicina; Spielberg ride. Di Caprio si diverte nonostante capisca la metà di quello che succede. Victoria lo bacia due volte sulle guancia, lui sta tranquillamente al gioco, almeno fino a quando lei non gliene stampa un terzo direttamente sulle labbra, secondo la consuetudine che, "In Italia i baci sono tre". Leo rimane interdetto, non sa se ridere, non sa cosa fare: per fortuna viene tranquillizzato dal collega Tom che stempera la situazione con un gioco di sguardi degni di Buster Keaton o Charlie Chaplin, suoi miti tra l'altro.

La conferenza finisce. Fuori ritroviamo Piazza Cavour, Roma, l'Itala. Ci rendiamo conto che Hollywood è stata solo una parentesi, riprendiamo coscienza della nostra posizione. Prossimo appuntamento: la visione di "Prova a prendermi" con un Leonardo di Caprio bravissimo nei panni di Frank Abagnale.

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