Laura Chiatti lite sul social per il suo modo di crescere i figli: 'Ma la tua demenza?’

Laura Chiatti ancora una volta non rimane in silenzio. La lite sul social arriva: l’attrice replica a chi la critica per il suo modo di crescere ed educare i figli, Enea, 3 anni, e Pablo, 2, i bimbi avuti dal marito Marco Bocci. A muso duro la bionda a un’utente dice: “Ma la tua demenza?”.

Laura Chiatti protagonista di una nuova lite sul social

Nessuno deve permettersi di toccarle i figli. La lite social nasce dopo che Laura Chiatti posta orgogliosa le foto che ritraggono i piccoli. La prima è accompagnata da un commento da mamma orgogliosa: “La perfezione ha un nome”. La seconda recita ancora: “La meraviglia pure ha un nome”. Sono tanti i followers che apprezzano, ma qualcuno, invece, punta il dito e ha da ridire sull’acconciatura dei pargoli. Altri ancora si domandano perché abbiano ancora il ciuccio o dormano ancora con la mamma. C’è pure chi giudica sopra le righe la descrizione dell’artista su Instagram.

La lite social prende il via. Laura Chiatti, indispettita, attacca una ‘seguace’. “Ma la tua demenza? Non commento”. E arriva la controreplica: “Complimenti per la tua educazione, ma non è la prima volta che lo fai. Ho sempre seguito te come mamma, moglie e attrice, trovo solo che a volte scrivi dei complimenti che dovrebbero farti gli altri. Un po’ di modestia, tutto qui. ‘Demente’ usalo con altri, non con me”.

L'attrice 36enne replica a chi la critica sul suo modo di educare e crescere i figli

Non finisce qui, non parla solo didemenza’. Sui suoi figli Laura Chiatti vuole l’ultima parola. “Io amo dormire con i miei figli, il loro odore è vita”, sottolinea la 36enne. Poi alza i toni: “Cresceranno presto, diventeranno uomini, e dormiranno soli tutta la vita o di certo con qualcuno che non sarà la mamma…”. E continua: “Non darmi consigli, la mia è una scelta. Riguardo il ciuccio, idem. Hai mai visto un uomo con il ciuccio? Prima o poi lo toglierà. Per il resto, do io un consiglio a te. Ogni mamma sa qual è la cosa migliore per i propri figli, pensa ai tuoi che ai miei ci penso io”.