Melissa Satta ha scelto un abito favoloso firmato Alberta Ferretti per sfilare sul red carpet di Venezia 75. La showgirl è una delle protagoniste del secondo tappeto rosso della Mostra del Cinema. L’ex velina si prende i riflettori con indosso il vestito lungo e sexy con strascico. Il suo make up è impeccabile, melissa è radiosa.
A Venezia 75 Melissa Satta si lascia ammirare. I fotografi fanno a gara per immortalarla, è arrivata al festival per farsi vedere, la kermesse è anche un’occasione mondana ghiotta, imperdibile pure per chi con il cinema ha poco a che fare.
Con lei non c’è Kevin Prince Boateng. Melissa Satta sul red carpet di Venezia 75 fa passerella da sola. Il centrocampista del Sassuolo è impegnato con gli allenamenti. E’ tornato a giocare in Italia, ora la vita della 32enne sarà sicuramente meno caotica: non sarà più costretta a essere ‘pendolare’ per amore.
“A Tiki Taka ho passato cinque stagioni meravigliose ma era ora di cambiare”, dice Melissa Satta a Vanity Fair che l’ha intervistata proprio a Venezia. E puntualizza: “A ottobre inizierò la nuova stagione de Il padre della sposa, lo condurrò anche quest’anno su La5. Poi per il futuro vedremo, io non ho fretta”.
La showgirl parla anche della sua famiglia multiculturale e degli episodi di chiusura e razzismo che si stanno vivendo negli ultimi tempi: “E' strano, ma purtroppo è vero che ancora oggi succedono episodi brutti, di razzismo o forse “solo” di ignoranza. È un discorso che andrebbe affrontato con serietà, sin da bambini. L’anno scorso, a Francoforte, mio figlio frequentava una scuola e aveva compagni tedeschi, francesi, inglesi, coreani, giapponesi. Tra di loro condividevano momenti bellissimi, pur con tutte le loro diversità, di religioni e culture. Questo per la mia famiglia e per mio figlio era e resta la normalità, e spero che lo diventi per tutte le famiglie”.
Melissa sulla situazione in Italia afferma: “Io credo che qui da noi ci siano già tante persone aperte al cambiamento, ma purtroppo c’è sempre l’eccezione che rovina la regola. La persona che forse “ignora” che siamo nel 2018 e il mondo è aperto a tutti. Che le diversità sono belle e non pericolose. Diciamo che, in questo, noi Satta-Boateng cerchiamo di dare il buon esempio”.