"Pino Daniele si poteva salvare e vedo troppo sciacallaggio intorno alla sua morte", parla così, dalle pagine del settimanale Chi, Nello, il fratello del cantautore napoletano stroncato da un infarto lo scorso 4 gennaio.
"Il suo cardiologo doveva impedirgli di viaggiare - prosegue il fratello di Pino Daniele - Erano 160 chilometri di distanza da percorrere in macchina in quelle condizioni". La sera del 4 gennaio, il cantante, che già soffriva da tempo di disturbi caridaci, ha avuto un malore mentre si trovava nella sua casa di Orbetello in Toscana. Insieme a lui c'era la compagna, Amanda Bonini, che lo ha accompagnato in macchina, seguendo la sua volontà, fino a Roma. "Il suo cardiologo - aggiunge Nello - se ne è uscito dicendo che Pino, quando si è sentito male, lo ha chiamato per dirgli di andare a Roma a farsi vedere da lui. Penso che il dottore avrebbe dovuto dirgli: 'Non ti muovere da lì, me la faccio io tutta quella strada'. Quel viaggio gli andava evitato, era un rischio ulteriore".
Il fratello di Pino Daniele commenta anche i dubbi di Fabiola Sciabbarasi riguardo ai soccorsi prestati dalla fidanzata del cantante: "Fabiola è la moglie di Pino, Amanda era la sua compagna da un anno, mi risulta. Fabiola è mamma di 3 figli e moglie da 23 anni, se ha dubbi ha il diritto di andare fino in fondo, anche noi fratelli vogliamo sapere la verità. Non accuso Amanda, ma non mi stupisco di Fabiola". Nello parla pure dei funerali del fratello: "Pino non voleva essere celebrato, per questo non penso che avrebbe apprezzato i funerali. Sentiva l'amore della gente tutti i giorni, forse questa volta avrebbe detto: 'Guagliò, portatemi l'amore della gente tutti i giorni". "Ma non potevamo togliere alla nostra città - aggiunge - la possibilità di salutarlo, anche se lui aveva già detto addio a Napoli pochi giorni fa con un concerto, ed era il modo che avrebbe preferito per congedarsi da chi lo ha amato". Le ceneri di Pino Daniele rimarranno esposte per 10 giorni a Napoli al Maschio Angioino.