''Ho provato a togliermi la vita, farmi del male mi dà sollievo”, la figlia di Bobby Solo lo confessa in tv

  • Veronica Satti, ex gieffina, racconta di come l’autolesionismo è diventata una ‘dipendenza’
  • “Con papà non credo ci siano margini di riconciliazione”, svela la 34enne

E’ entrata nella Casa del GF nel 2018. Durante il reality show e dopo, fino al 2020, la figlia di Bobby Solo, avuta dall’ex corista Mimma Foti, ha iniziato ad avere rapporti con il cantante. Poi tutto si è bruscamente interrotto. In tv, ospite a Verissimo, Veronica Satti confessa: Ho provato a togliermi la vita. Racconta di come l’autolesionismo fosse diventata una ‘dipendenza’. Farsi del male le dava sollievo.

''Ho provato a togliermi la vita, farmi del male mi dà sollievo”, la figlia di Bobby Solo lo confessa in tv

"I primi due anni dopo il GF nel 2018 abbiamo avuto rapporti, poi lui è scomparso. Spesso gli mando messaggi, chiedendogli di rispondermi al telefono, però lui è sempre più distante. Non mi sono data risposte perché forse alle volte è meglio non farsi troppe domande”, svela la Satti.

Confida il suo dolore. Due anni e mezzo fa è stata ricoverata in una clinica di riabilitazione psichiatrica. “Ho chiamato papà e lui mi ha mandato un messaggio. Non mi ha mai chiamata”, sottolinea. Mio padre è scomparso dalla mia vita quando avevo 13 anni e la colpa la davo a me. A 14 anni non mangiavo più, poi più avanti mangiavo troppo, dell’adolescenza ricordo il senso di colpa”, spiega Veronica. 

Lei identifica il momento del distacco in un istante preciso: Quando ho avuto le mie prime mestruazioni volevo la mia mamma perché con lui non avevo quella confidenza e stavo male. Volevo tornare da mamma e lui si è arrabbiato per questo, da Verona mi ha portato a Genova e mi ha detto: ‘Questa è l’ultima volta che ci vediamo’ e non ci siamo visti fino ai 28 anni”. Poi è arrivato il Grande Fratello: “I primi due anni i rapporti ci sono stati, poi dal 2020 piano piano è scomparso”.

Veronica Satti, ex gieffina, racconta di come l’autolesionismo è diventata una ‘dipendenza’. “Con papà non credo ci siano margini di riconciliazione”, svela la 34enne

E’ stata vittima di autolesionismo: “Mi davo la colpa per questo allontanamento e l'ho fatto sino a qualche anno fa. Anche quando ci siamo riconciliati ho continuato a farlo e solo ora sto sbrogliando questa matassa. E’ successo sin dal liceo, prima mi tagliavo in parti non visibili, poi in modo sempre più netto, fino a due anni fa, quando ho avuto l'ultimo ricovero. L'ho chiamato anche in quel caso, ma lui mi ha mandato semplicemente un messaggio. Mi ero tagliata ovunque, ma ho visto la sua distanza. Comprendo potesse essere difficile, ma mi sarebbe bastata una telefonata". 

"Quando mi faccio del male avverto inizialmente sollievo, sento di spostare un dolore fisico, ma è una cosa momentanea e poi il dolore ti torna tutto. L'autolesionismo per me è diventata quasi una dipendenza a un certo punto. Poi però il dolore tornava più forte di prima, infatti, ho provato a togliermi la vita. Mia nonna è caduta per prendermi e salvarmi - rivela la Satti - Da due anni sto meglio, mi è stato diagnosticato un disturbo borderline di personalità. E’ una cosa molto frustrante perché non sai la ragione per cui stai male. Sicuramente il trauma dell'abbandono di mio padre può avere influito, ma il disturbo in sé è qualcosa di slegato. Fatico anche a muovermi da sola, ho amici sempre vicini a me. Ci sono state persone presenti, mia madre, il compagno di mia madre che considero il mio vero padre, perché credo che i figli siano di chi li cresce". 

Veronica, parlando di lei, che sta pian piano riemergendo dal buco nero, spera di dare speranza ad altri: "Ero davvero messa male”. Su Bobby è categorica: Con papà non credo ci siano margini di riconciliazione, non posso pregare qualcuno per essere amata. Ho persone che mi vogliono bene".