Renee Zellweger mondana a Los Angeles ed è ancora polemica sui 'ritocchini'

Renee Zellweger elegante in nero a Los Angeles. L’attrice ha scelto un total look in black per la serata di gala in occasione dell’Hollywood Foreign Press Association's Grants Banquet. La 47enne ha posato sorridente davanti ai fotografi prima di ricevere l’abbraccio dell’ospite della serata Jamie Lee Curtis.

Renee Zellweger in nero all'Hollywood Foreign Press Association's Grants Banquet

L’attrice bionda  è apparsa serena e in grande forma. Sono passati due anni da quando Renee è stata al centro delle critiche su un eccessivo ricorso alla chirurgia plastica, e ogni volta che la star appare in pubblico la polemica si riaccende. Il prossimo 22 settembre uscirà “Bridget Jones’s Baby’’, il terzo capitolo della saga che ha reso famosa l’attrice che mostra un volto diverso da quello della trentenne londinese che affidava alle pagine di un diario le proprie disavventure di single. A giudicare dalle foto e dal trailer ufficiali diffusi dalla “Universal Pictures” non c’è più traccia del viso paffuto di Bridget e a Hollywood si è alzato un polverone di polemiche. Il critico di “Variety” Owen Gleiberman ha definito “irriconoscibile” il volto dell’attrice, ma la Zellweger ha negato in varie occasioni sostenendo di essere cambiata semplicemente perché si sente più felice e sostiene ritmi di vita più tranquilli. In difesa dell’attrice si è schierata Rose McGowan, la Paige Matthews nella serie televisiva “Streghe” e oggi regista e attivista per i diritti delle donne. «Renée Zelwegger è un essere umano con sentimenti, una vita, con amore, trionfi e battaglie proprio come ciascuno di noi» ha scritto nella sua lunga riflessione contro Gleiberman affidata a “The Hollywood Reporter”. «Come osi bullizzare una donna che non ha fatto altro che cercare di intrattenere gente come te? Il suo crimine, per te, è quello di invecchiare in un modo in cui tu non approvi. Chi sei tu per approvare qualcosa? Quel che fai è vile, dannoso, stupido e crudele. Che sostiene le opinioni dei maschi bianchi privilegiati».