Renzo Bossi e Silvia Baldo, chi li conosce, sa

Nella bufera, costretto alle dimissioni da consigliere regionale, Renzo Bossi dice la sua, in coppia con la fidanzata Silvia Baldo, a Diva e Donna.
"Altro che The Family: chi ci conosce bene sa come siamo - spiega il figlio del Senatur - Sembra che io viva nelle ville con Ferrari e tutto il resto. Invece voglio dire che non è questo il mio stile di vita... Chi mi conosce come Silvia può testimoniarlo".

Con la fidanzata dividono tutto: "Viviamo insieme da un anno in provincia di Milano, in un bilocale di 68 metri quadri. Altro che ville di lusso...". Fanno sul serio. "L'appartamento è intestato a me, ma Renzo contribuisce in tutto", gli fa eco la Baldo. Vuole difendere il ragazzo che ha scelto: "Ora voglio dedicarmi a sostenerlo e stargli vicino".
Si sono conosciuti alla fiera Bit, dove lei lavora. Gli otto anni in più di Silvia, 32 contro 23 di lui, non pesano. Il Trota è uno maturo. La loro non è un'avventura. Vogliono il forever in una vita fatta di cose semplici. "Stiamo spesso a casa o andiamo a cena con i nostri amici. Non frequentiamo mai posti alla moda o dispendiosi - precisa la Baldo - Non amiamo l'eccesso. Mi sono innamorata di lui perché è simile a me: terra a terra. Si pretende che sia sempre perfetto, sempre consigliere regionale: io posso dire che in privato è uno da jeans e scarpe da ginnastica. Che ama passeggiare nei boschi a cercare funghi...". Renzo non sente il peso dell'inchiesta: "Sono tranquillo e sereno. Confido nella giustizia". Dopo le dimissioni "tornerò a fare il semplice militante". Fosse stato per lui non si sarebbe neanche candidato. Pensa alle persone care: "Silvia e la mia famiglia. E la mia famiglia è la Lega". Se n'è andato senza che nessuno glielo chiedesse, non come altri e con il padre Umberto i rapporti sono ottimi: "Gli ho detto che sono a disposizione del nuovo amministratore per portare tutti i documenti e le carte". "Suo padre ama moltissimo i figli e altrettanto la Lega: non metterebbe mai uno davanti all'altro", sottoliena Silvia.

Entrambi credono alla teoria del complotto e sono allibiti dal can can mediatico per lo scandalo. A Bossi Jr. i soldi interessano zero: "Altrimenti sarei rimasto in consiglio regionale. Quanti avrebbero rinunciato a 10 mila euro al mese?". A suo dire, niente gli è stato regalato. Silvia lo esalta: "Ha sempre sentito il peso e l'onore di avere il cognome Bossi". E' divetata leghista per lui e non ha mai avuto dubbi sull'onestà che lo contraddistingue. Umberto Bossi? Per lei è un leone. La moglie Manuela, descritta dai media come una strega, in realtà è "la luce, una mamma affettuosissima e 'la donna': una persona umile che con suo padre ha creato la Lega". Tra l'altro, aggiunge Renzo, "gira in Panda".