''Sono l’unico che in tv sembra più magro'': Costantino Della Gherardesca si racconta, il suo Pechino Express un successo

  • Il conduttore 47enne ha rilasciato un’intervista a ‘La Repubblica’
  • In queste settimane l’11esima edizione di ‘Pechino Express’ sta facendo ascolti record
  • Nella vita Costa però non ama troppo socializzare, la sua vita la trascorre molto a casa

Costantino Della Gherardesca ha affermato che in tv appare più magro di quanto non sia in realtà, anche se di solito accade il contrario.

Il conduttore 47enne ha rilasciato un’intervista a ‘La Repubblica’.

“Succede una cosa strana, credo di essere l’unica persona che in tv sembra più magra. Sarà perché ho le ossa lunghe?”, ha affermato.

Costantino Della Gherardesca, 47 anni, pensa di apparire più magro in tv di quanto non sia in realtà

Il giornalista gli fa quindi notare che in realtà è in gran forma. Il volto storico di ‘Pechino Express’ non sembra d’accordo: “No, ho ripreso dei chili al ritorno del viaggio”.

“Il problema è sempre la notte, perché il frigo è lì a disposizione”, aggiunge.

Costantino ha poi parlato di come vanno le cose per lui in questo periodo: Sono un orso, sto a casa, vedo poche persone che vengono a mangiare, circondato da vecchi dvd, vecchi supporti video e per la musica”.

“Sa cos’è veramente brutto? Questa mania, partita negli anni 90 e ormai conclamata, che gli adolescenti e i teenager contengano una qualche verità che noi dobbiamo scoprire. Questo a discapito delle persone più anziane, che non sono rispettate. Invece a me fa più tenerezza un vecchio”, continuato.

“A Singapore ci sono persone che vanno a casa di chi è avanti con gli anni per insegnargli a comunicare con i nipotini. Dovrebbe essere un processo naturale, al contrario il passato si cancella: c’è questa fissa con la gioventù. Invece la memoria coincide con la felicità, prosegue.

Costa, come lo chiamano gli amici, ha poi spiegato che per il successo di Pechino Express, attualmente in onda su Sky e in streaming su NOW tutti i giovedì, è fondamentale la chiave ironica.

Il conduttore ha spiegato che l'ironia è fondamentale per il successo di Pechino Express

“E’ fondamentale che l’adattamento sia stato fatto in chiave ironica, mentre in altri paesi si concentra sulla gara. Il pubblico non va mai sottovalutato, molti produttori tendono a farlo invece è sbagliato”, ha sottolineato.

Infine sul suo future professionale ha detto: “Vorrei sicuramente fare qualcosa di pedagogico che allaccia la storia al quotidiano. Sogno un programma non voglio dire di informazione, ma legato alla conoscenza e alla scoperta, vorrei fare documentari divertenti. Se non c’è il divertimento, la gente si stacca dallo schermo, ma d’altronde anche la creatività nasce sempre dal gioco”.