Wilkinson, Watson e Everett: 'Un Giorno per caso'

"Mi sono imbattuto per la prima volta nel romanzo di Nigel Balchin, “A Way Through The Wood”, grazie al suggerimento di una mia amica, Jenni Hopkins, che pensava che potesse essere proprio quello che stavo cercando per fare un film. Volevo creare un “labirinto morale”, uno di quei film in cui non sei mai sicuro da quale parte stare. Dove le brave persone commettono azioni cattive e dove quelle cattive compiono delle buone azioni. In “Un giorno per caso” James e Anne Manning apparentemente conducono una vita da fiaba. Poi avviene un incidente e tutto va in frantumi. Per questo motivo, può sembrare che la storia si concentri sugli eventi relativi a una crisi sfortunata, ma in realtà si tratta soprattutto dell’analisi di una relazione in cui tutto sembrava perfetto e invece quasi nulla lo era”.
Julian Fellowes, al suo debutto alla regia, parla della sua pellicola, “Un giorno per caso”, da stasera al cinema distribuita dalla Fox.

Un cast importante, con i nominati all’Oscar Tom Wilkinson ed Emily Watson, nei panni dei protagonisti, e con uno strepitoso Rupert Everett, porta sul grande schermo un giallo umano, dove il classico triangolo di passione viene ‘alterato’ da un bruttissimo atto criminale.
“Quello che mi piace della storia è che sembra riflettere il fatto che la vita sia incredibilmente complicata e che non va mai precisamente come vorremmo”, spiega Emily Watson. E Everett aggiunge: “Ritenevo che fosse una storia magnifica e molto ben costruita. Non ci sono molti film del genere. Per certi versi è un thriller, ma ha anche una grande profondità ed è molto ironico, con dei personaggi veramente memorabili. Dal mio punto di vista, mi sembrava che avesse molte frecce al suo arco”.

Intenso e avvincente, “Un giorno per caso” è dedicato a chi pensa che nella vita tutto scorra sempre senza scossoni.

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Foto: 20th Century Fox