Luigi Mastroianni piange la morte di due giovani concittadini

Luigi Mastroianni piange la morte di due giovani ragazzi che hanno perso la vita in incidenti stradali, in auto e in motorino, nel suo paese d’origine, vicino Catania, in Sicilia. Il ragazzo, che compirà 24 anni tra due giorni, è apparso molto triste e amareggiato per quanto accaduto e ha fatto un appello affinché si usi più prudenza quando si è alla guida di mezzi di trasporto privati.

L'ex tronista Luigi Mastroianni, 23 anni, è affranto per la morte di due giovanissimi concittadini

“Io vengo da Palagonia, un paese in provincia di Catania, dico che sono di Catania, ma in realtà sono un ragazzo di paese. Spesso dico Catania per semplificare il tutto. Sono venuto a conoscenza che oggi, a distanza di otto ore, sono morti due miei concittadini, due miei amici, diciamo persone che conosco. Essendo di zona conosco tutti…”, ha spiegato su Instagram.

“Sono morti un ragazzo di 17 anni e uno di 22. Uno è morto stanotte sbattendo contro un muro con la macchina con degli amici al rientro da un locale. E l’altro è morto oggi pomeriggio mentre faceva un giro in moto o in motorino. Mi fa rabbia, mi fa rabbia perché ci sta tutto… il bicchiere, il divertimento, l’euforia per l’età… Però non si può morire a 17 e a 22 anni per queste caz..te”, ha poi aggiunto. “Non vale la pena perdere la vita per un sorpasso o per andare a 50 km orari in più”, ha quindi concluso.

Luigi Matroianni ha fatto un appello affinché si faccia più attenzione quando si è alla guida di mezzi di trasporto privati
Luigi Matroianni ha fatto un appello affinché si faccia più attenzione quando si è alla guida di mezzi di trasporto privati

Quella dei morti a causa di incidenti stradali è ormai una vera e propria emergenza in Italia. Solo lo scorso anno hanno perso la vita oltre 3.300 persone in questo modo, mentre altre 250.000 sono rimaste ferite (per capirci, una cifra che equivale a tutti gli abitanti di Verona), alcune con gravi conseguenze per tutta la vita. Un’ecatombe, insomma. Tra i giovani si tratta della prima causa di morte.

Moto e motorini sono di gran lunga i mezzi più pericolosi e chi si mette alla guida delle due ruote ha un’alta probabilità di non rientrare vivo a casa. Inoltre l’Italia è in coda alle classifiche europee per rispetto delle regole al volante, mentre è in cima alle classifiche per utilizzo dei mezzi di trasporto privati. C’è bisogno di più multe e controlli. E magari di cambiare un po’ lo stile di vita, preferendo mezzi pubblici (di gran lunga più sicuri) ad auto e motorini, che inoltre intasano e inquinano tutto il Paese abbassando la nostra qualità di vita.