Cosa ci facevano 22 protagonisti del Festival appena terminato nelle dorate sale del Casinò di Campione, in un lembo di territorio tutto italiano marcato stretto stretto dai confini dell’ordinatissima Svizzera? Semplice: cantavano.
Convocati sul palco del Salone delle Feste da Radio Italia solo musica italiana e Video Italia, giovani, esordienti e big della kermesse 2005 si sono esibiti in una due giorni poco mondana e tanto canora benedetta dal sole e da temperature pre-estive. Ai Modà, fortunati protagonisti dell’estate 2004 con “Ti amo veramente” il compito di inaugurare il Festival di Primavera 2005: reduci dall’esperienza Sanremese, i ragazzi milanesi capitanati da Kekko oltre alla loro “Riesci a innamorarmi”, hanno improvvisato un live che ha strappato gli applausi dei compiti ospiti della sala.
Seguivano a ruota il bravo Max De Angelis, ritornato di corsa a Roma subito dopo l’esibizione, l’influenzata Anna Tatangelo, ricercatissima da tv e giornalisti presenti, i carismatici “La Differenza” e il mitico Califfo che ha intrattenuto la sala con un paio di apprezzatissime battute di spirito.
Spigliati ed entusiasti i romagnoli EQU, niente male la loro “Idea”, applauditissimo Marco Masini che ha supplito all’assenza di Marina Rei, rimasta a casa con l’influenza, riproponendo anche il suo vincente “Uomo Volante”.
Attesissimi i Matia Bazar arrivati sul palco dopo la 'irenegrandiana' Laura Bono e anticipati dalla potentissima voce della loro nuova vocalist. Assenti giustificati Le Vibrazioni: la vitalità del leader Francesco Sarcina ha dovuto sottomettersi alla febbre.
Unico avvistato tra le slot-machine a fine concerto, Marco Masini che ha preferito al gioco una bibita fresca e la compagnia dello staff di Radio Italia.
Serata di chiusura, sabato 19 marzo, inaugurata dai Concido seguiti i giovanissimi di Sanremo: Giovanna D’Angi, Christian Lo Zito, Sabrina Guida, Enrico Boccadoro, Veronica Ventavoli e i promettenti Negramaro. Tra i big la Nicky Nicolai band, Alexia, Paola e Chiara e Umberto Tozzi, arrivato per primo al tavolo del ristorante e Paolo Meneguzzi, di casa da quelle parti, che ha cenato tra il pubblico “spiato” da fans discretissime, in linea con lo stile del Casinò.
Tra gli ottimi piatti campionesi e qualche saluto da copione, l’improvvisato live nei camerini dei Negramaro supportati dai Concido, Guida e Ventavoli. Segnali di amicizia in un mondo di apparenze.
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