- L’attore e conduttore ha debuttato come regista a 66 anni
- Ha parlato della terza fase della sua vita, meno frenetica di prima
Claudio Bisio ha debuttato alla regia. Ad ottobre uscirà in sala “L’ultima volta che siamo stati bambini”, pellicola ambientata durante la Shoah.
Il 66enne ha parlato con il Corriere della Sera di questa nuova sfida. “Sto affrontando la terza parte della mia vita. Da attore ho cominciato da un po’ a recitare ruoli da padre. Mi sono detto: prima che mi propongano ruoli da nonno, devo trovare qualche alternativa. Non pensavo alla regia ma alla produzione, visto che ho fondato, con mia moglie, Sandra Bonzi, una società, Solea. Cercavo storie per realizzare documentari, fiction, lungometraggi”, ha detto.
Gli è stato poi chiesto quando è stato per l’ultima volta bambino. Ha risposto: “Mah... Forse quando i miei genitori si separarono. Ero un bimbo ventenne, un po’ troppo cresciuto. Avevo capito che stava accadendo qualcosa di serio in famiglia, decisi di anticipare il servizio militare per poi uscire di casa, mantenendomi lavorando. Del resto i miei due figli, Alice e Federico, anni 25 e 27, sono fuori Italia ma la loro base resta questa, il luogo dove sono cresciuti”.
Gli è stato fatto notare che da tantissimo tempo ripete periodicamente di volersi prendere un anno sabatico, ma che poi non lo fa mai. “Però ho rallentato il ritmo. Anche causa protesi all’anca. Ho girato l’ultimo film da attore due anni fa. Sono più tranquillo e più sereno”, ha sottolineato.
Parlando di come stanno crescendo i suoi figli ha continuato: “Belli, diversi tra loro, presi da fatiche simili. Alice sta lavorando a Berlino, uno stage. Ha studiato scienze politiche come la sua mamma. Federico si è specializzato in elaborazioni in 3D, si occupa di effetti speciali e postproduzioni video. In qualche modo si è avvicinato al mio mondo. Consigli? Aiuti? Neanche a parlarne”.
Infine spiegando che “adulto è” lui, ha concluso: “Ho fatto domanda per la pensione. Un umarell pronto per i lavori stradali. Poi, qualche progetto con Sandra, dopo vent'anni di matrimonio. Viaggi, più lunghi delle solite vacanze”.