Ferdinando Giordano, l'ex gieffino testimone dell'incidente di Domenico Diele

Ferdinando Giordano, ex gieffino, si trovava per caso sul luogo dell'incidente (nei pressi di Montercovino Pugliano, Salerno), che ha visto coinvolto l'attore Domenico Diele, accusato di omicidio stradale aggravato dopo aver investito e ucciso con la sua auto una donna di 48 anni.

Ferdinando Giordano passava per caso sulla strada dove Domenico Diele ha investito una donna in scooter con la sua auto

"Mi sono reso conto all’ultimo momento che sull’asfalto c’era una persona - ha raccontato l'ex gieffino Ferdinando Giordano -  Quel tratto di strada non è ben illuminato e la signora era tutta vestita di nero, difficile vederla. Si scorgevano solo le mani e i piedi. Ho frenato bruscamente e ho accostato l’auto. Il mio primo pensiero è stato quello di evitare che le macchine la potessero investire e così segnalavo il pericolo aiutandomi con la torcia del cellulare. Non ho avuto subito il tempo di capire se fosse viva o meno. Dovevo proteggerla dalle auto in corsa. Intanto, sulla carreggiata, c’era questo ragazzo, Domenico, che urlava e si disperava. Non ho riconosciuto chi fosse, in quei momenti pensi ad altro. Vedevo solo che piangeva e diceva quasi tra sé e sé: 'Cosa ho fatto, ho fatto una cazzata".

 

L'ex gieffino Ferdinando Giordano ha dichiarato che Domenico Diele era sconvolto subito l'incidente: "A me sembrava disperato, diceva qualcosa, pare che si fosse distratto per colpa del cellulare - ha aggiunto - Dopo pochi minuti è arrivata la polizia stradale di Eboli che si è attivata immediatamente. Da quel momento in poi, Diele non ha detto più una parola. Mi sembrava come se fosse non solo sotto choc ma che si stesse iniziando a rendere conto di quello che era realmente accaduto. Non era evidente che il giovane fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti, perché era già visibilmente sconvolto per la tragedia appena successa. Da un’idea che mi sono fatto io, credo che il ragazzo guidasse ad alta velocità. Lo scooter della donna è rimasto incastrato dal lato del conducente, quasi sulla corsia di sorpasso, mentre il parabrezza dell’Audi A3 era sfondato come se la donna fosse sbalzata sopra per poi ricadere sull’asfalto. Credo che, considerato l’urto, la signora sia morta quasi nell’immediato, forse non si è neanche resa conto di quello che le stava accadendo. Sono ancora sconvolto da quello che ho visto".