- La giornalista è rimasta colpita dal 34enne, suo attesissimo ospite a Belve
- “E’ stata un’intervista lunghissima, un ritratto per ricostruire tutto il suo percorso”
In tv, al suo Belve, che sta registrando ascolti record, l’ha visto piangere, aprirsi a fondo, commuoversi e anche arrabbiarsi. Francesca Fagnani a Oggi parla di Fedez dopo averlo intervistato. “Sembra in un momento di libertà psicologia molto forte”, dice la giornalista. E’ rimasta colpita dal rapper 34enne.
“E’ stata un’intervista lunghissima, un ritratto per ricostruire tutto il suo percorso, anche prima di Chiara (Ferragni, ndr). Ho visto un Fedez libero, con una grande autonomia di pensiero. Dà la sensazione di essere in una fase di recupero del se stesso delle origini, sembra in un momento di libertà psicologica molto forte. E la libertà, quando la ritrovi, è sempre inebriante”, spiega la 47enne.
La Fagnani aggiunge: “Nelle interviste ci sono persone che ti permettono di toccarle in profondità e altre che ti lasciano in superficie. Federico si è mostrato a fondo perché è uno in grado di analizzarsi, guardarsi dall’esterno con una certa obiettività. Non è da tutti”.
Legata da 12 anni a Enrico Mentana, 62 anni, quando le si domanda cosa l’abbia più avvantaggiata o le ha creato più problemi nell’essere la compagna di un personaggio così celebre nel mondo del giornalismo e non solo, Francesca chiarisce: “Nessuna delle due cose. Piuttosto, mi stupisce che la domanda su di lui spunti in ogni intervista a me e mai una su di me nelle interviste a lui. E’ un retaggio culturale: alle giornaliste donne si chiede della vita privata, ai direttori maschi no”.
La Fagnani sullo share del programma che la sta premiando sottolinea: “Per come sono fatta, tendo ad aver paura di non essere all’altezza di quello che mi sta succedendo. Davanti al 10% di ascolti la tentazione è stata chiamare la Rai e dire ‘Ok, è andata bene, fermiamoci qui’. La sola reazione che ho è un’ansia che mi porta a lavorare il triplo. Ho visto salire e scendere rapidamente persone ben più importanti di me e questo mi ricorda sempre che ‘successo’, in fondo, è un participio passato”.