Nella casa-bunker di Cinecittà il tempo si consuma tra rivalità sempre più manifeste e commemorazioni per celebrare la ricorrenza del 2 novembre. Tati è gelosa dell'affettuoso legame che si è instaurato tra Lorenzo ed Eleonora, il suo nervosismo colpisce non solo l'istruttore di fitness, ma chiunque sia nei paraggi. Mascia invece si è chiusa in un momento di preghiera con in mano la foto della zia morta, alla quale era legatissima.
Ma, nel pomeriggio, a sconvolgere i delicati equilibri interni arrivano dall'esterno grida all'indirizzo di Alessandro: "Lo sappiamo che sei gay!". Il napoletano, ostentando una sicurezza statuaria, conserva intatto il suo self-control: "Meglio per un uomo essere considerato gay che per una ragazza essere ritenuta poco seria".
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