Bellissima, felice e innamorata. Anche sul social Melissa Satta insieme a Spike rimanda all'intervista rilasciata a Chi (per ingrandire clicca qui). L'ex velina mora ha voluto raccontare il suo amore e i suoi progetti per il futuro al settimanale. Insieme a lei, come sempre, Kevin Prince Boateng.
"Sono felice se avremo un bel figlio "cioccolatino", io sono bianca bianca, spero prenda da lui", ha spiegato. "Ho parlato subito di famiglia perché, altrimenti, che cos'è una relazione? E per che cosa sei innamorato?", le ha fatto eco il calciatore.
L'ex diavolo è stato insistente con la Satta, ma alla fine ha raggiunto lo scopo: "Dopo un mese che le chiedevo di uscire finalmente mi ha detto di sì. Sono arrivato puntuale e l'ho aspettata tre ore. Ma quando si è aperta la porta dell'ascensore e l'ho vista uscire mi sono detto:"Questa è la donna della mia vita"". Era il 2011, da allora sono una coppia da sballo.
L'unico momento di crisi tra i due è arrivato quando Boateng ha scelto di lasciare il Milan per accettare la corte dello Schalke 04 e tornare così in Germania: "Sapevo che, fidanzandomi con un calciatore, avrei dovuto viaggiare molto. Quando sono a Milano per lavoro mi manca la sera tornare a casa e non trovare Kevin ad aspettarmi. Così la mattina dopo, prendo un aereo e lo raggiungo". Ora tutti si aspettano le nozze e la cicogna. Ma Melissa chiarisce ancora una volta, ancora non è in attesa di un bebè: "Le sembra che abbia la pancia? Porto sempre maglie morbide, ripeto che non sono incinta. Ho detto che entro i 30 anni diventerò mamma, ne ho quasi 28, ogni momento potrebbe essere buono. Diciamo che oggi non c'è più l'attenzione di prima e, se dovesse capitare, ben venga, non mi sconvolgerebbe la vita. Non cambierebbe il mio lavoro. La gravidanza non è una malattia, non mi metterei a letto. Farei come la Hunziker, la Blasi, la Marcuzzi: potendo avere qualcuno che ti aiuta e non dovendo fare un lavoro troppo faticoso, se una se la sente può conciliare il lavoro con l'arrivo di un bambino".
La vita da mamma non la terrorizza affatto: "Mi piacciono i bambini, certo è divertente giocare con quelli degli altri, un po' meno quando sono tuoi e ti svegliano alle due di notte, ma non mi spavento: con gli adulti non sono paziente, con i bambini sì".