Randi Ingerman: 'Almeno 6 proposte indecenti dagli uomini più potenti d'Italia'

Randi Ingerman il 13 novembre compie 50 anni. bellissima e desiderata, è stata sul tetto del mondo, come confessa a Vanity Fair, nonostante una vita fatta di dolori per affetti cari persi (un padre, un fratello e una nipote), il dramma dell'epilessia e tre aborti. Le molestie? Lei ha avuto almeno sei proposte indecenti da uomini potentissimi, ha detto di no.

Randi Ingerman intervistata svela di aver avuto almeno sei proposte indecenti da uomini potentissimi

"Proposte indecenti? Almeno sei, tra gli uomini più potenti in Italia", racconta Randi Ingerman. Le hanno offerto di tutto: "Palazzi, weekend romantici a Parigi...una volta un principe arabo voleva “affittare” me, americana ebrea. Poco dopo la mia separazione, un uomo molto famoso mi offrì 500 mila euro per fingermi la sua fidanzata e farci fotografare insieme da un settimanale". 

Alle proposte indecenti Randi Ingerman ha detto di no: "Ho risposto che c’erano un sacco di tro*e disponibili a farlo a tariffe migliori". La sua è stata un'esistenza segnata: la prima crisi epilettica è arrivata nel 2006, mentre partecipava al reality "La Fattoria". "Dopo otto anni di ricerche vane, una dottoressa ha trovato la diagnosi: epilessia causata da malformazione del lobo temporale sinistro. “Dobbiamo operarti”, mi ha detto, “e toglierti un pezzo di cervello”. Per ora, visti i rischi ed effetti collaterali dell’operazione, ho detto di no".

Alla soglia dei 50 anni racconta la sua vita stravolta a 40 anni dalle crisi epilettiche

Ora va meglio: "Da due mesi prendo questo: olio di canapa prodotto in America perfettamente legale, contenente Cbd (cannabinoide non psicoattivo, ndr). Ne metto un po’ sotto la lingua tre volte al giorno. Fino a 40 anni mi sono sentita sul tetto del mondo. Ero sana, bellissima e innamorata. Qualche tempo dopo, mi sono ritrovata imbottita di medicinali, in preda alle paranoie, sola e costretta a stare in casa".

"Adesso lavoro tanto. Ho una linea di cosmetici e una di accessori per la cucina. Scrivo, suono il flauto, cucino. Sto ricominciando a uscire di più e sono tornata in palestra, dove ho ritrovato vecchi amici. A volte prendo il taxi o la metro, ma mai da sola", spiega Randi Ingerman.

La sua è stata un'esistenza segnata da lutti: ha perso il papà a 28 anni, un fratello per overdose e una nipotina

Alla soglia dei 50 anni ha in meno "molti amici, mio fratello, la mia nipotina, la possibilità di diventare mamma, dopo tre aborti spontanei": "Ho sofferto, ho pianto, ma alla fine ho accettato il mio destino. Dio vuole qualcos’altro per me. Non un figlio, ma la possibilità di aiutare altri bambini".

Randi parla anche dei genitori: "Mia madre soffriva di una depressione grave. C’erano giorni interi in cui non si alzava dal letto. Non le è mai importato molto di me. Ha divorziato da mio padre che ero piccola. Mio padre ra un imprenditore che aveva fatto fortuna prima con le sale Bingo e poi con la boxe. E' morto quando avevo 28 anni. Per tutta la sua vita mi ha fatto sentire la persona più importante del mondo".

Ha trovato equilibrio, grazie anche alle gocce che prende, in passato è stato diverso: "Quando prendevo i medicinali che mi alteravano l’umore, venivo raccolta dall’ambulanza un giorno sì e uno no. Mi ritrovavo incazzata e lunatica in un letto d’ospedale. Un giorno ho minacciato la mia segretaria di buttarla dal balcone. E in alcuni momenti non volevo esserci più. Non ci ho mai provato. Ho un po’ di esperienze in famiglia e so cosa sia l’oscurità". Adesso anche una piccola gioia la fa sorridere.