''E' un problema vero, non posso farci niente'': Rocco Siffredi rivela di scoppiare a piangere sempre più spesso

  • In un video su YouTube in cui è con moglie, figli e Lucrezia Lando lo confessa
  • Rozsa, 51 anni, lo rimprovera e canzona l’attore hard 59enne: “E’ la vecchiaia…!”

Rocco Siffredi si o molto ‘ammorbidito’ con l’avanzare degli anni. Su YouTube, in un video in cui è con la moglie Rozsa Tassi, i figli Lorenzo, 27 anni e Leonardo, 24, e Lucrezia Lando, la ballerina 25enne ora fidanzata col suo primogenito, l’attore hard rivela di scoppiare a piangere sempre più spesso. “E’ un problema vero, non posso farci nulla”, ammette.

''E' un problema vero, non posso farci niente'': Rocco Siffredi rivela di scoppiare a piangere sempre più spesso

La consorte 51enne, con cui in questo 2024 festeggerà i 30 anni di matrimonio, lo rimprovera spesso per le lacrime facili e lo prende ironicamente in giro. “E’ la vecchiaia...!”, dice ridendo. Anche i figli sono un po’ imbarazzati da questa reazione del padre. Rocco, proprio rivolgendosi a Rozsa, dice: “Ora lei comincia sui miei difetti: ‘Piange sempre, soprattutto ultimamente’”

Siffredi poi spiega: “Questa è una cosa che devo mettere a posto. Del resto ha ragione, però devo dire che è un problema vero, perché se io vedo le news, sono da solo a casa e vedo uno sbarco di immigrati con i bambini morti, piango. Cinquantamila volte mi sono messo a piangere per queste cose, perché sto peggiorando con la sensibilità, ma non posso farci niente. Non è che tu tutto a un tratto chiudi e dici: ‘No, questa roba qua non mi tocca per niente’”. 

In un video su YouTube in cui è con moglie, figli e Lucrezia Lando, il 59enne lo confessa

Poi, parlando di Lorenzo a Ballando con le Stelle, il divo del porno aggiunge: “Vedere lui mi ha fatto sentire contento e felice, però mi ha creato un’emozione interna pazzesca. Ma non è una cosa che riesci a controllare. Devo dire che in futuro dovrò imparare a controllarmi perché altrimenti rischio di partire a ogni situazione di emozione, la vivo più di prima. Non so perché, boh”.

Rocco però precisa: Non mi sento più debole perché mi emoziono di più. Anzi, mi sentirei peggio se non riuscissi a essere me stesso. E oggi essere me stesso vuol dire ‘sta roba qui. Ci devo convivere. Non è contenta Rozsa, non è contento Lorenzo, è un po’ più neutrale Lorenzo. Perché i miei figli non sono contenti? Perché il fatto di piangere li mette un po’ in soggezione”.

“Lui fa dei discorsi su cose che vede solo lui”, replica Lorenzo. “Praticamente mi sta dicendo che sono malato. In effetti sono entrato in una fase che faccio sogni assurdi, ho visioni assurde… Devo fare terapia, terapia d’urto, controbatte Siffredi sarcastico.