Violante Placido: "La bellezza con il cervello fa paura"

Perché lei vale. Figlia d'arte (suo padre è l'attore e regista Michele Placido), attrice affermata, Violante Placido è entrata a far parte del folto stuolo di star dello showbiz testimonial dell'Oréal (da Penelope Cruz a Jennifer Lopez, passando per Bianca Balti e Beyoncé, solo per citarne alcune). E in un'intervista rilasciata a Vanity Fair parla del suo rapporto con la bellezza, con la chirurgia estetica e con il tempo che passa.

"Da piccola ero affascinata da Marilyn Monroe - racconta Violante - ma anche dall'eleganza meno ostentata di Audrey Hepburn. Entrambe brillavano di luce propria, sprizzavano vitalità, un senso di gratitudine verso la vita". Nella sua routine giornaliera, non mancano mai le creme: "Ho una pelle molto delicata, e la nutro sempre". Il rossetto rosso la fa sentire donna, mentre il borotalco la riporta alla sua infanzia. Sa truccarsi anche da sola: "Lo faccio da quando ero piccola - dichiara la Placido - Mi truccavo sempre. Ma non per uscire: per gioco! Mi divertivo a trasformarmi".

Gli anni che passano un po' la spaventano, la paura d'invecchiare c'è: "Ma cerco di trarre ispirazione e forza dagli anziani - spiega - che hanno un grande spirito, una vitalità maggiore rispetto ad alcuni miei coetanei".
Della chirurgia estetica dice: "Si compete con l'irreale. Siamo bombardati da immagini che rimandano alla perfezione non umana: l'uso dei programmi di ritocco è ormai un automatismo, anche su modelle di 20 anni. Questo è fuorviante per le donne. Si rischia di non credere più nel fascino dell'espressività, e di sentirsi più sicure apparendo immobili, fredde, senz'anima".

La cosa che le fa più paura del suo aspetto sono i capelli: "Mi preoccupa il parrucchiere. I capelli non sono una formula matematica e tutto dipende da come si è svegliato lui, o anche dalla mia stessa energia. La sintonia è importante. A volte mi preferisco la mattina appena sveglia". Uno dei suoi look preferiti è stato quello sfoggiato sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia: "Avevo un abito nero corto Cavalli, e ai piedi la riproduzione delle scarpe Ferragamo che indossava Marilyn Monroe in 'A qualcuno piace caldo', una delle mie commedie preferite di Billy Wilder".

La bellezza per Violante può diventare uno svantaggio se si possiede anche un cervello: "Associata all'intelligenza può fare paura. Essere belle e basta rende meno scomode". Cosa deve fare un uomo per conquistarla? "Rompere i miei schemi".