Un ascesso al dente e Moratti fugge dallo stadio

Povero Moratti. Il presidentissimo dell'Inter è ormai etichettato come l'uomo più sfortunato del globo sportivo. Sembra che una maledizione penda sul suo capo pensoso: più spende, investe, cerca, prova, ebbene, più perde, più viene ridicolizzato, più incassa goal nei derby, più i suoi giocatori sbraitano o scappano.
Non ultima, la non negatività di Kallon al nandrolone che si difende, avanzando come scusa l'uso di un prodotto per l'acne che avrebbe potuto alterare i valori. Nel frattempo, certo, viene sospeso in via cautelare. A proposito di alterazione, Moratti non non può più. E se il calcio è famoso per la palla che gira, il presidente nerazzurro è addirittura celeberrimo più o meno per la stessa causa rotante.

Domenica 26 ottobre, è di scena Inter-Roma, l'occasione del riscatto, la prima prova per il nuovo tecnico Alberto Zaccheroni, un eroe temerario a sentir parlare gli osservatore del pallone. Non va malissimo, dopotutto: finisce zero a zero solo per colpa di un palo nel finale. Le mani nei capelli di Vieri sono diventate uno spot per i frustrati, altro che CEPU. Disastro invece in tribuna: i tifosi insorgono: quindici minuti di polemico silenzio, uno sciopero che è un grido di sofferenza. Gli striscioni sugli spalti sono ironici, dissacranti: 'Ormai ci è rimasta solo la gnocca', recita uno. 'Mai una gioia', strilla un altro. Qualcuno osa: 'Cùper presidente'. Moratti non regge più. Si alza dalla sua poltroncina numerata (che abbia il 17?) e scuro in volto si allontana. Fischi. A bordate.

Alla fine della gara, prende parola Zaccheroni: 'Il presidente è dovuto scappare per un ascesso a un dente. Aveva troppo dolore'. Sul dolore non discutiamo, sulla causa, qualcuno aggrotta le sopracciglia. E' proprio una pazza Inter.

Foto: R. Dalle Luche © Gossip.it