A trentanove anni si cerca qualcosa di più che una semplice notte di passione. Lo racconta Alex Britti in un'intervista rilasciata a Cosmopolitan.
"Ora non sono innamorato. Mi manca, ma con l'età sono sempre più esigente, mi stufo velocemente - spiega il cantante - Quando una bella donna si avvicina, non può dare tutto per scontato, come il fatto che debba andare con lei... Mi chiudo. Ho la groupie che viene da me, e cosa faccio, una one night stand? Ancora? E' da 25 anni che sono in giro a fare serate!". Alex vorrebbe regalarsi il sentimento, quello vero: "Un coinvolgimento bello e profondo, ma è difficile, le donne sono impazzite: è un casino. Vivono un ruolo nuovo e destabilizzante e noi non capiamo più cosa vuol dire essere maschi". Colpa della parità dei sessi? Forse.
Britti parla anche della sua musica: "Dopo il successo di 'La vasca', nel 2001, non volevo fare più dischi. Stavo male per tutto, anche per il fatto che in tv si canta in playback. Mi dicevo: 'Ma come, hai 30 anni, ti fai sei ore per arrivare in un camerino, cantare in playback e tornare a casa? Sei un musicista, mica
una comparsa!'. Il live è il mio pane: canto meglio quando contemporaneamente suono. All'inizio, su 300 concerti all'anno, 270 erano da chitarrista. Ma ora sono 10 anni che canto, sarò migliorato...".
Un menestrello in cerca di Cupido. Alex Britti alla soglia degli 'anta troverà la principessa che gli farà battere il cuore a suon di musica?
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