''Il danno è permanente'': Paola Caruso in lacrime in tv rivela che il figlio non migliora dopo l’intervento chirurgico

  • La showgirl 38enne a ‘Verissimo’ aggiorna sulle condizioni di Michele
  • Il danno alla gamba causatogli in Egitto, sul Mar Rosso, è permanente

Paola Caruso lo scorso weekend ha rivelato a ‘Verissimo’ che suo figlio Michele non ha avuto miglioramenti dopo l’intervento chirurgico di qualche mese fa.

Il piccolo lo scorso anno è stato sostanzialmente reso disabile in un resort in Egitto (a Sharm el-Sheikh, sul Mar Rosso), dove un medico scellerato gli ha iniettato un farmaco tossico, che nell’Unione Europa è vietato ma che nel paese nordafricano invece viene a quanto pare ancora utilizzato. La vita del bambino di soli 4 anni è completamente cambiata a causa di una lesione di un nervo della gamba.

Paola Caruso, 38 anni, racconta a Verissimo che il figlio Michele non è migliorato dopo l'intervento: il danno è permanente

Nel programma Mediaset Paola, 38 anni, ha pianto mentre raccontava come stanno andando le cose: “Ieri abbiamo fatto la visita a sei mesi dall’intervento, purtroppo Micky non è migliorato, quindi il dottor Catena mi ha detto che non può illudermi e mentirmi sulla salute di mio figlio. Purtroppo il danno è permanente ormai, non c’è stato un minimo miglioramento in questo anno”.

“L’intervento è andato bene ma è stato talmente tossico il medicinale che gli è stato iniettato che il nervo non ha avuto la forza di ricrescere, di riiniziare le sue normali funzioni e quindi questa è la situazione”, ha aggiunto.

“Io non ci credo, non ho parole, non ho dormito stanotte, tutto il giorno che piango perché in un secondo è cambiato tutto. Non ci credo ancora, ancora non sono riuscita a metabolizzare questa notizia di ieri. Anche se in questi mesi vedevo che non c’erano miglioramenti”, ha sottolineato.

Paola spiega che sarà necessario sottoporre il figlio a diversi interventi nei prossimi anni

“Purtroppo questo nervo che gli è stato lesionato è l’unico nervo del corpo che non ricresce facilmente e se non ricrescere purtroppo la situazione è questa. Mi hanno detto che oggi non ci sono tecniche per risolvere questo problema. Mi fido di questo dottore, gli ho affidato la vita di mio figlio, se ci fosse stata qualcosa l’avrebbero fatta”, ha spiegato.

Il tutore sarà il suo compagno di vita. Tanta fisioterapia e purtroppo dovrà sottoporsi nella crescita a vari interventi, perché non avendo il sostegno dei muscoli le ossa crescerebbero deformate”, ha proseguito.

“Fino al compimento della crescita dovrà affrontare una serie di interventi perché le sue ossa siano dritte, per evitare che sia squilibrato nella figura. Sono sconvolta come la decisione di un secondo abbia cambiato la sua vita. Il dolore di Michele mi lacera”, ha concluso.