Diana Del Bufalo e la sua terribile dipendenza affettiva: 'Mi mancava l'aria, avevo un senso di morte...'

Diana Del Bufalo parla della sua terribile dipendenza affettiva. Dopo la fine di un legame importante, circa due anni fa, probabilmente quello con Paolo Ruffini, anche se non fa nomi, l’attrice è stata malissimo. A Ok Salute e Benessere spiga come ha affrontato questa crisi e com’è guarita.

Diana Del Bufalo e la sua terribile dipendenza affettiva: 'Mi mancava l'aria, avevo un senso di morte...'

“Un paio d’anni fa è finita una storia d’amore importante e, per quanto una separazione possa in un primo momento sembrare la fine del mondo, non è stata in fin dei conti una catastrofe. Cose che capitano: ci si prende e poi ci si lascia. La vera tragedia è stata, invece, il modo in cui ho affrontato la fine della storia”, racconta Diana.

E confessa: “Soffrire è normale, si dice. Ma la mia non era una sofferenza accettabile e sentivo che dentro di me qualcosa non andava. Il corpo iniziava a darmi dei segnali che poi ho scoperto essere i tipici sintomi dell’attacco di panico. Era come se mi mancasse l’aria, un senso di morte improvvisa che mi immobilizzava. Non riuscivo a far entrare ossigeno nei polmoni e arrivavo anche al punto di spogliarmi per non sentire quel senso di soffocamento”.

Un giorno la Del Bufalo, in preda al pianto disperato, ha chiamato la madre. Casualmente la donna era in studio dalla psicologa. Susanna, questo il nome dell’esperta, sentendola così affranta, le ha detto di andare da lei. Diana si è così sottoposta a una seduta di ipnosi. “Appena uscita da lì provai un grande senso di liberazione, perché era come se fossi riuscita a svuotarmi di un peso che mi schiacciava il petto”, svela.

Dopo la fine di un legame importante due anni fa, l'attrice è stata malissimo

“Quello era solo il primo step, l’inizio di un percorso di psicoterapia, durato un anno e mezzo e che mi avrebbe portata alla guarigione”, sottolinea Diana Del Bufalo. “L’intervento di Susanna è stato per me fondamentale per uscire dal quel brutto periodo; lei mi ha fornito gli strumenti necessari per capire le cause del mio malessere, le cause della rabbia che avevo dentro; una rabbia che non era più legata all’altra persona, ma era rivolta verso me stessa. Con la mia psicoterapeuta ho analizzato la mia storia d’amore e il modo in cui io l’ho vissuta ed è venuto fuori che soffrivo di dipendenza emotiva. Io esistevo solo in relazione al sentimento che provavo per il mio partner e la giornata era scandita dal nostro rapporto; bastava un piccolo screzio tra di noi per alterare il mio umore”, spiega. 

Poi aggiunge: “A farne le spese ero io, perché non ero mai me stessa e padrona delle mie emozioni, e gli altri che mi stavano vicino, che le subivano indirettamente. Come tutte le dipendenze, anche quella emotiva è capace di regalarti grandi momenti di piacere, di estasi pura, ma quando viene meno, cioè quando la persona nel rapporto si allontana, provoca crisi d’astinenza”.

Ora Diana Del Bufalo è ‘guarita’: “Mi contorcevo e mi disperavo perché non avevo la mia ‘dose’ d’amore, di affettività. In un anno e mezzo, e con una seduta alla settimana di psicoterapia, sono riuscita a disintossicarmi e a capire che io non ho bisogno di nulla, ma soprattutto di nessuno, per sentirmi risolta. Mi sono perdonata. Ho perdonato la mia fragilità, la mia inesperienza e anche la mia cecità. Perché ora mi guardo con gli occhi di chi vede davvero: ho una famiglia fantastica, faccio il lavoro dei miei sogni, ho tanti amici che mi vogliono bene. Mi piaccio! Insomma… Ho tutto ciò che mi serve per essere felice e chiunque arriverà non sarà più in grado di ‘appannarmi’ la vista”.