Elisabetta Canalis, appello a Vogue Italia per PETA: 'Niente pellicce'

Elisabetta Canalis è da sempre contro le pellicce. La showgirl 38enne, impegnata costantemente nella lotta contro il maltrattamento agli animali e l'abbandono, ha deciso di fare un appello a Vogue Italia in favore della PETA, l'associazione in difesa dei diritti degli animali. 

Elisabetta Canalis fa un nuovo appello a Vogue Italia contro le pellicce per PETA

Emanuele Farneti, già direttore di GQ Italia, ha preso il posto di Franca Sozzani, scomparsa lo scorso dicembre 2016, a Vogue Italia. Elisabetta Canalis, protagonista della nel 2011 della campagna 'Meglio nuda che in pelliccia', nella quale posò senza veli proprio a favore di PETA, approfittando del cambio di direzione ha voluto fare nuovo appello: vorrebbe che il famoso mensile di moda si impegnasse a non promuovere più le pellicce sulle pagine della rivista.

"Ogni giacca in pelliccia o taglio di pelliccia sono stati presi da un essere vivente terrorizzato che è stato catturato in natura o che ha vissuto una vita di miserie rinchiuso in una spoglia gabbia di metallo prima di essere affogato, folgorato, avvelenato o spellato vivo", scrive nel suo appello a Vogue Italia contro le pellicce Elisabetta Canalis
"Io, così come tanti dei vostri lettori, desidero vedere Vogue muovere un passo verso un futuro compassionevole per la moda, impegnandosi a non promuovere la pelliccia sulle sue pagine", sottolinea l'ex velina.

 

Nella nota di PETA che riporta l'appello di Elisabetta a Vogue Italia contro le pellicce si legge:
"Mentre riviste di punta come Vogue UK ed Elle hanno mostrato la loro compassione da lungo tempo tramite politiche contro le pellicce e la maggior parte degli stilisti all'avanguardia, incluso l'86% di quelli che hanno sfilato alla settimana della moda autunno/inverno 2016 a Londra, non usino pelliccia, Vogue deve ancora seguire l'esempio"

L'ex velina 38enne da sempre è dalla parte degli animali: nella foto con la figlia Skyler Eva

"Le denunce di Peta di allevamenti di pelliccia in paesi cosiddetti di "origine assicurata" rivelano che gli animali trascorrono la loro vita in gabbie di metallo sovrappopolate e sudice prima di essere folgorati, soffocati col gas o avvelenati - continua - In natura, gli animali catturati in trappole a ganasce d'acciaio possono patire per giorni per la perdita di sangue, disidratazione e attacchi di predatori prima di venire soffocati o uccisi a randellate. Molti stilisti che compaiono regolarmente su Vogue, inclusi Giorgio Armani, Stella McCartney, Vivienne Westwood e tanti altri, hanno abbandonato la pelliccia al 100 per cento".

"Essendo un'avida lettrice di Vogue - scrive Eli nella lettera indirizzata a Farneti - e avendo avuto il piacere di stabilire un rapporto di lavoro con voi, le sto scrivendo per chiedere a 'Vogue Italia' di seguire l'esempio di 'Vogue Uk' e di altre testate di moda, adottando una politica contro l'uso della pelliccia. Hugo Boss e Giorgio Armani sono solo due delle molte case di moda di lusso che hanno bandito l'uso delle pellicce".

La showgirl vive con il marito Brian Perri a Los Angeles