Emanuele Filiberto: "Mio padre immobile a letto"

I problemi di salute sembrano non voler lasciare in pace Casa Savoia. L'anno scorso Emanuele Filibero ha subito due interventi al naso per un tumore. Ora suo padre si è rotto il femore. Il conduttore di "Pechino Express" parla dello stato di salute del genitore su Diva e Donna.

Prima però si toglie qualche sassolino dalla scarpa Emanuele: "La Rai mi ha rivalutato. Ora tutti mi cercano. Da 'Pechino Express' nasce la tv del futuro. Non è più tempo delle solite prime serate - spiega - con sempre gli stessi ospiti che cantano. Il futuro è degli adventure game, e non chiamatelo reality. 'Pechino Express' è stato anche educativo. Molti giovani mi hanno scritto su Twitter: 'Grazie, ci hai fatto conoscere un po' più il mondo'". Ma non sono tutte rose e fiori ed Emanuele racconta anche del padre Vittorio Emanuele, ricoverato da giorni: "Per una caduta si è rotto il femore. E' stato operato, gli hanno messo una protesi all'anca. Ma alla sua età, con la sua artrosi, i medici ci hanno spiegato che la ripresa sarà più lunga, è complicato dire quanto ci vorrà. Tanto più che nel 2002, in un incidente durante un rally, si ruppe due vertebre. Insomma, ci sono tante possibili complicazioni. Ma noi, mia madre - una roccia benché di recente abbia perso la madre e due sorelle - vogliamo restare ottimisti".

Emanuele però rivela di non essere preoccupato solo dalle condizione fisiche di Vittorio Emanuele: "(...) Mio padre ha risentito moltissimo della vicenda giudiziaria che ha vissuto qualche anno fa ( Il Savoiagate, l'inchiesta del pm di Napoli Henry John Woodstock per la quale Vittorio Emanuele è stato anche quindici giorni in carcere, a Potenza, nel giugno del 2006; l'accusa era di far parte di un'associazione che gestiva gioco d'azzardo e prostituzione. Nel 2010 la sua posizione è stata del tutto archiviata, ndr). A 30 o 40 anni puoi ricominciare. A 70 è dura. Da allora ho visto invecchiare tantissimo mio padre. E ora nelle sue condizioni tutto è più difficile. Ma voglio avere fiducia. So che il cammino è lungo, ma voglio crederci".

Il rampollo di Casa Savoia racconta che Vittorio Emanuele si trova immobile a letto: "(....) I dottori - aggiunge - non sanno quando e come potrà alzarsi. E pensare che proprio con lui vorrei fare un viaggio come quello di 'Pechino Express'. Prima che come padre, lo stimo come uomo. Dopo vent'anni in cui sono stato figlio, in cui, anche caratterialmente, a volte siamo stati lontani e non ho approvato alcuni suoi comportamenti, ora sento che posso essere per lui anche un sostegno. Non siamo mai stati così vicini, parliamo di più, abbiamo ancora molte cose da dirci, da scoprire l'uno dell'altro". E alla domanda se il padre gli chiede aiuto, risponde: "Viene da un'educazione diversa, rigida. All'insegna della riservatezza, del pudore anche nei sentimenti. Non mi chiede nulla. Ma siamo davvero molto vicini".