- La 34enne racconta l’inferno vissuto accanto all’ex Giorgio Tambellini
- Il 40enne è stato condannato a tre anni e tre mesi per maltrattamenti in famiglia e lesioni
- Per lui anche una provvisionale di 15mila euro: entrambi ricorreranno in appello
Francesca De André concede la sua prima intervista dopo la condanna ricevuta dal suo ex, Giorgio Tambellini. Per il 40enne una pena di tre anni e tre mesi per maltrattamenti in famiglia e lesioni, più una provvisionale di 15mila euro. La 34enne in lacrime in tv parla della violenza subita per anni dall’uomo che aveva accanto. “Mi lanciava addosso cose incendiate, mi picchiava con guanti da lavoro”, svela a Verissimo.
La nipote di Fabrizio De André rivela ancora una volta l’inferno vissuto. “Mi sono chiesta come ho fatto a non rendermi conto cosa stavo vivendo, come ho fatto a non aprire gli occhi prima”, ammette. La storia con “Giorgino” è durata ben 5 lunghi anni. “All'inizio c'era molta complicità, voglia di vivere. Eravamo innamorati. Quasi subito mi sono resa conto che faceva uso di sostanze, ma pensavo fosse risolvibile. Ho avuto fiducia. Abbiamo fatto 8 mesi di convivenza in cui si è distaccato da quello stile di vita e viveva seguendo i miei consigli di vita”, dice. Poi tutto è cambiato.
Francesca ha avvertito un cambiamento quando lei è entrata al GF. “E’ rimasto solo due mesi e mezzo. La prima avvisaglia è stata appena prima di entrare nella Casa. Durante l'ultimo contatto telefonico con lui mi sono resa conto che non era lucido, ma non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato alla violenza. Già quando entrò una sera nella Casa fu aggressivo con me e venne allontanato. Dopo è peggiorato, gli dava fastidio anche se sorridevo a qualcuno, gli scattava una rabbia nei miei confronti incredibile”.
Le cose sono precipitate: “Mi lanciava addosso le cose incendiate, la candeggina. Mi picchiava mettendosi i guanti da lavoro per farmi più male di quanto potesse a mani nude. Ho dovuto fare un sacco di trattamenti, mi sono ricostruita un dente. Tornava il giorno dopo, pentito, piangendo, e io gli credevo. Quando sei in quei meccanismi non te ne rendi conto”.
Due anni fa la lite che ha portato alla denuncia e al processo. Francesca svela: “Ero sul divano, mi ha afferrato per i capelli, trascinato a terra e mi ha riempito di calci. Quella volta mi sono detta che era l'ultima. Mi diceva: 'Ti ammazzo’. Se non avessi avuto la prontezza di coprire alcune zone come le tempie non sarei qui. Non è stata l'unica volta che ho rischiato. Ho cicatrici che continuo a portare. Quella sera sono svenuta, lui ha preso il mio cellulare, ha chiamato i Carabinieri e ha detto che mi stavo picchiando da sola. Ha messo le mani avanti, non si è preoccupato di vedere se respiravo ancora”.
“Quando ho ripreso conoscenza ho urlato con tutte le mie forze sperando che qualcuno mi sentisse. Ho pensato di non farcela. Lui quando ha visto che mi ero ripresa ha ricominciato a picchiarmi. Una vicina ha sentito le mie urla e si è avvicinata, lui è scappato. Questa donna mi ha portato a casa sua, io ero in stato di shock, poco dopo sono arrivati i Carabinieri. Io sono finita in ospedale in codice rosso ed è partita la denuncia d’ufficio. Ho consegnato tutto il materiale che avevo. Mi facevo foto e riprendevo perché era l’unico modo per mettergli paura quando lui impazziva. Non l’ho denunciato prima, ero convinta che potesse cambiare, me ne vergogno”, aggiunge la De André.
Lei crede ancora nell’amore, grazie al fratello gemello Filippo. Quando parla di lui le lacrime le scendono copiose. Gli è stato sempre accanto: grazie a lui e alla sua bontà d’animo, Francesca spera in uomini diversi. Si augura di incontrarne uno simile al ragazzo.