Stamani è volato a Milano dove era atteso per ricevere il premio Giacinto Facchetti 'Il Bello del Calcio'. Francesco Totti è arrivato ed è stato accolto con grande calore. "Per il premio Giacinto Facchetti 'Il Bello del Calcio' è stato scelto Francesco Totti perché conserva la purezza e la passione per il calcio dei più piccoli. Vederlo correre col numero 10 sulle spalle ci fa capire come l'incanto del pallone non finirà mai", ha spiegato Gian Felice Facchetti che ha accolto sul palcoscenico il capitano della Roma, accompagnato dal presidente del Coni Giovanni Malagò, per conferirgli il Premio ispirato a suo padre, giunto alla nona edizione.
"Penso a Maldini, Del Piero, Facchetti, penso al concetto di avere due maglie solo. Parliamo di persone che sono la storia del calcio. Una sera mangiavamo insieme e gli dissi che secondo me nel suo ultimo anno dovrà andare sotto la curva degli altri tifosi così loro saluteranno te e tu saluterai loro. Sarebbe un modo di levare questa sottocultura che, come ieri sera abbiamo visto, non abbiamo solo noi. Hai una responsabilità che va oltre il fatto che giochi in una squadra", ha detto Giovanni Malagò rivolgendosi a Totti. Il calciatore, orgoglioso delle parole su di lui e del premio Giacinto Facchetti ricevuto, ha sottolineato: "Dobbiamo riportare le famiglie allo stadio, soprattutto i bambini. Lo stadio deve essere un divertimento, il calore che ci trasmettono i bambini dà anche a noi in campo una motivazione in più per giocare anche meglio. I miei figli vengono spesso allo stadio ma a volte mi dicono: 'ho paura, non vengo allo stadio'. Purtroppo è la verità".
Ha poi voluto parlare della sua voglia di essere in campo a 38 anni compiuti: ”Ancora mi diverto ad allenarmi, a correre e a giocare. Finché c’è la passione c’è tutto. Quando tutto questo verrà meno allora, tra poco, smetterò”. Tutto quel che ha raggiunto nella sua carriera non se lo aspettava: "No, pensavo solo a divertirmi e fare il mio lavoro. Poi le cose miglioravano e fortunatamente ho esaudito il sogno di indossare una unica maglia raggiungendo anche risultati importanti, pochi: ho vinto magari meno di quello che avrei potuto ma alla fine sono più contento così. Il problema di Roma è che si pensa troppo ai giocatori importanti che a vincere trofei”. Infine, parlando della sua squadra, meno brillante rispetto a inizio stagione, ha spiegato: ”Abbiamo avuto una piccola “crisetta”, può succedere perché niente è perfetto. Speriamo di averla superata, la stagione è lunga e vogliamo toglierci delle grandi soddisfazioni”. E sabato prossimo c’è Lazio-Juventus... Francesco Totti, scherzandoci su ha ammesso: "Qualsiasi risultato va bene. Diciamo che chiuderò gli occhi...”.