Giulia De Lellis: 'Il libro non cerca di infangare qualcuno’. Replica ad Andrea Damante

Giulia De Lellis torna a parlare del suo libro “Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza”, in uscita il prossimo 17 settembre edito da Mondadori. Non lo ha scritto per infangare o sporcare qualcuno. Chiarisce nuovamente il concetto nelle sue IG Stories. Regala un’ulteriore replica all’ex Andrea Damante che a proposito del volume qualche giorno fa ha detto: “Non ne ho mai parlato fino ad ora e vorrei continuare a non farlo. Certe rivelazioni sono una cosa talmente trash, fatta solo per guadagnare un po’ di soldi, che proprio non mi appartiene. Certo, ho fatto degli errori e non ho mai negato quel tradimento, ma ciò che più mi dispiace è che Giulia abbia buttato via la nostra storia così, con un libro che tra l’altro non avrà scritto lei”.

Giulia De Lellis: 'Il libro non cerca di infangare qualcuno’. Replica ad Andrea Damante
Giulia De Lellis: 'Il libro non cerca di infangare qualcuno'. Replica ad Andrea Damante 

Non fa nomi, anche se il suo libro è ispirato alla rottura con Andrea Damante. Ma la sua replica sottintesa arriva. Ai fan Giulia dice: “Fatemi delle domande inerenti al libro, non curiosità, gossippetti, cose di cui non abbiamo bisogno. Vi ricordo che il mio libro non cerca di rovinare qualcosa, qualcuno, di sporcare, infangare o spettegolare. E’ la mia storia, è quello che io ho provato. Le fasi che un po’ tutti quando vengono traditi, che sia in amicizia o in amore, traditi in generale, tendono a passare”.

 

La replica arriva al mittente, anche se Giulia De Lellis in realtà invita i suoi fan a chiederle curiosità sul libro in sé, non su Andrea Damante. La 23enne risponde svelando alcuni stralci del suo manoscritto in anteprima assoluta. Così, a proposito del momento in cui ha scoperto di essere stata tradita, svela: “Non sento niente a parte questo freddo che mi taglia gli arti e mi paralizza qui, in casa nostra, davanti al computer…”.

Un follower le domanda quando abbia capito di essere di nuovo forte. Giulia De Lellis rivela un altro passo del libro: “Ho bisogno di gasarmi, di credere in me. Di sentirmi forte, di disintossicarmi. Questo mi serve, per rimettermi in piedi. Devo convincermi che ho fatto bene a mollarlo, che era una zavorra. Devo accorgermi che il mondo è pieno di manzi, il mare pieno di pesci e il cielo pieno di uccelli”.

La 23enne ribadisce di non aver voluto rovinare l'ex con il suo volume

Sul momento per rinascere sul libro dice: “…Non ho mai smesso di cercare l’amore e l’ho trovato ovunque: nella forza di mia madre, nella sensibilità di mio fratello, in un abbraccio di mio padre, nel sorriso di mia zia, nelle coccole di mia nonna. L’ho trovato nelle serate a caso, con gli amici di sempre, e nei pomeriggi con Matilde. L’ho trovato in occhi nuovi, nelle parole profonde di uno sconosciuto”.

La De Lellis parla anche delle ricadute: “Succede sempre così, in questi casi. Tu sai cosa è giusto fare, perché lo sai, ma ciò non influisce minimamente sulle tue scelte. Con solenne slancio, fai una mossa intelligente, come asciugarsi i capelli sotto la doccia: lo rivedi”.

Le chiedono se ha provato odio, a tal proposito fa sapere: “Ecco un altro motivo per cui lo odio. Non è solo il fatto che mi ha mancato di rispetto e questa cosa mi fa venire, per ovvie ragioni, le bolle al cervello. Sono proprio questi segni che mi vedo addosso, questo cinismo che mi fermenta dentro, la purezza e l’ingenuità che mi ha strappato via senza anestesia. Come si può rimanere integri, d’altronde, quando tutto il tuo mondo emotivo finisce sotto sopra?!”.

E ancora: “Una delle principali reazioni, quando una storia finisce, è cercare subito un rimpiazzo. Si tratta del famoso ‘chiodo scaccia chiodo’ che dovrebbe, in teoria, aiutarti a distrarti, al allontanarti da pensieri infelici e a riscoprire te stessa, con la giusta dose di frivolezza. In pratica significa che flirti e ti sollazzi con altri ragazzi per far capire al tuo corpo che è finita, che non è più suo, che la tua pelle non è più in esclusiva, che quella relazione non c’è più. Io non so esattamente cosa ci sia di divertente nell’uscire con altri. Tutti mi suggeriscono che devo farlo e dunque ci provo. Magari riesco…invece il dilemma è che ottengo sistematicamente l’effetto opposto. Mi fanno tutti schifo”.