Mario Balotelli dovrebbe pensare solo al campo per poter migliorare. Kevin Prince Boateng ne è convinto. Il centrocampista dello Schalke 04, ora in vacanza in Sardegna con Melissa Satta e il piccolo Maddox, all'indomani dall'eliminazione della sua nazionale, il Ghana, dal Mondiale in Brasile e dalla sua sospensione a tempo indeterminato dalla squadra africana, ha spiegato a Sky Sport il perché secondo lui del flop dell'Italia e del calciatore del Milan.
"L'Italia aveva tutte le possibilità di fare bene. Quando hanno giocato con l’Inghilterra, ho pensato che ce la potessero fare, ma manca sempre qualcosa. Perché possono giocare benissimo e poi farsi battere da una squadra come la Costa Rica. Possono giocare un calcio bellissimo e altre volte non mostrare nulla. Balotelli ha bisogno di tempo, ogni anno e al centro dell’attenzione. L’unica cosa che può fare per se stesso è stare bene lontano dall’attenzione mediatica, dai gossip, dai paparazzi e concentrarsi solo sul suo lavoro, gli basterebbe quello. Concentrarsi sul gioco e stare lontano dal resto. Gli ho anche detto di dimenticare tutto e di concentrarsi sul suo lavoro", ha sottolineato Boateng.
Il giocatore, poi, è tornato anche sulla presunta lite con l'amico fraterno Sulley Muntari e sull'allontanamento dei due dal Ghana voluto da mister e federazione. "Cos'è successo prima della partita con il Portogallo? Eravamo in campo e stavo scherzando con Muntari sulla partitella che stavamo giocando. Gli ho chiesto se sarebbe stato lui l'arbitro e ci siamo messi a ridere. L'allenatore ha pensato stessi parlando di lui o che lo avessi insultato. Ma non era vero. Gli ho detto che parlavo con Muntari e lui stesso glielo ha detto. Ma credo che l'allenatore avesse un problema con me e che aspettasse solo un momento come quello per litigare con me - ha precisato Kevin - Ha continuato ad urlare, mi ha insultato davanti a tutti, anche gli altri giocatori lo hanno sentito. Questa è la storia".
"Credo di essere stato cacciato dalla squadra per aver detto la verità - ha poi continuato - E' successo di domenica, nel pomeriggio, e mi hanno cacciato giovedì. Quindi, se avessi fatto qualcosa di così sbagliato, perché non cacciarmi il lunedì mattina? Credo che sia perché ci siamo incontrati con la delegazione e il presidente della GFA (l’Associazione calcio ghanese, ndr) e io ho parlato per 20 minuti durante i quali ho chiesto dove sono finiti i soldi che prendiamo dalla Fifa. Tutti pensano che facciamo chissà quale bella vita. Ovviamente siamo tutti onorati di giocare per la nazionale, ma il modo in cui viaggiamo, il modo in cui voliamo, i nostri alberghi... Non credo che spendano i soldi per i nostri viaggi. Io voglio semplicemente sapere dalla GFA dove va a finire il denaro che prendono. Noi non ci siamo divertiti. E' stata una bruttissima esperienza. E' per quello che siamo usciti, che abbiamo fatto solo un punto, era impossibile fare bene".