Ludmilla Radchenko: 'Non sono una mantenuta'

Ludmilla Radchenko, 38 anni, è diventata da poco mamma per la seconda volta. Dopo la primogenita Eva ha salutato l'arrivo del piccolo Nikita. La bionda russa, felicemente sposata con la "Iena" Matteo Viviani, a Vanity Fair rivela di essere stanca della definizione di ex Letterina e poi non è affatto una mantenuta come sostengono alcuni.

Ludmilla Radchenko si toglie qualche sassolino dalla scarpa: 'Basta chiamarmi ex Letterina e non sono una mantenuta!'

"Dopo 18 anni, i giornalisti mi definiscono ancora un’ex Letterina. Non ne posso più - dichiara Ludmilla Radchenko - Sia chiaro, non rinnego il mio passato, ma ormai dal 2008 la mia vita professionale è totalmente incentrata sull’arte. Dipingo, disegno e realizzo capsule collection (a Milano esporrà a fine giugno al Boscolo Hotel e a infine a luglio al M.A.C. Musica Arte Cultura, ndr). E con queste attività mi mantengo senza chiedere aiuto a nessuno. Non sono una mantenuta né una donna in cerca di soldi come mi hanno descritta alcuni".

Ludmilla con il marito Matteo Viviani e il piccolo Nikita, nato a fine maggio

Ludmilla Radchenko è un'artista e non una mantenuta come qualcuno ha detto. La bionda lo sottolinea a chiare note. Durante l'intervista, però, racconta pure il recente parto. Il piccolo Nikita è venuto alla luce dopo due giorni di sofferenza: "La premessa è che, a causa di problemi di dilatazione del collo dell’utero, con Eva avevo dovuto ricorrere al parto cesareo - spiega - Con Nikita speravo invece in un parto naturale. E invece… Intanto le contrazioni sono durate 48 ore, ma solo il secondo giorno sono diventate regolari. E poi, come se non bastasse, dopo sette ore di travaglio il collo dell’utero non accennava a dilatarsi. Risultato? Anche Nikita è nato con un parto cesareo".