Marta Flavi rivela come si tiene in forma a 71 anni: ''Un'ora sulla cyclette, una di camminata e…''

  • La conduttrice confessa anche perché ha rifatto il naso: “Era grosso e aquilino”
  • A Ballando con le stelle vuole arrivare fino alla finale: “Una bella sfida”

Marta Flavi a Ballando con le stelle vuole arrivare in finale. “Una bella sfida”, sottolinea a Gente. Al settimanale la conduttrice rivela come si tiene in forma a 71 anni. Per lei un’ora di cyclette al giorno, un’ora di camminata ma non solo.

Marta Flavi rivela come si tiene in forma a 71 anni: ''Un'ora sulla cyclette, una di camminata e…''

Marta si piace: “Mi amo molto, mi trovo favolosa, simpaticissima. A parte gli scherzi: mi prendo cura del mio corpo con un’ora di cyclette, una di camminata veloce e mezz’ora di pesi ogni giorno. Al viso faccio di tanto in tanto un trattamento laser rassodante e utilizzo buone creme a volontà. Ho una solida autostima, conquistata negli anni”.

La Flavi non si è sempre sentita bene con se stessa: “Da piccolina ero cicciottella, desideravo tanto fare danza classica ma una mia compagna, ballerina sottile come un giunco, mi diceva che non avevo il fisico, che dovevo fare altro. Poi sono cresciuta, mi sono affusolata”. 

La conduttrice confessa anche perché ha rifatto il naso: “Era grosso e aquilino”

Poi parla della rinoplastica, a cui si è sottoposta dopo l’adolescenza. La presentatrice svela: Da ragazza mi sono rifatta il naso. Era grosso, aquilino. Mio padre diceva che era bellissimo, che denotava una forte personalità, ma io non vedevo tutta questa poesia. Così, con i soldi messi da parte per un anno intero e vendendo i braccialettini miei e di mia sorella Margherita, ovviamente ignara di tutto, sono andata da sola a operarmi. Al ritorno a casa dopo l’intervento mio padre è svenuto; mia madre è rimasta male perché non le avevo detto nulla”.

A Ballando con le stelle vuole arrivare fino alla finale: “Una bella sfida”

Col suo maestro, Simone Arena, 31 anni, Marta Flavi in sala si dà da fare al talent. “Mi auguro che, mettendomi così tanto in gioco, mi si possa conoscere per come sono veramente, spogliandomi di quell’immagine di perfettina che mi porto appresso da sempre per il mio aspetto fisico delicato, perché sono misurata e traspare l’educazione rigida ricevuta. È un cliché che mi sta un po’ stretto. Anzi, così perfettina io non lo sono affatto, confessa.